Attualità

Uscite "a domicilio" per i cani dei quarantenati

Gran lavoro per i dog sitter negli ultimi tempi. Qualcuno lo manda addirittura in pensione, altrimenti si cerca supporto da amici e parenti

Sono molte le famiglie ad avere tutti i componenti in quarantena, tra positivi al Covid e contatti di casi. E ciò genera problemi, oltre che organizzativi della quotidianità, che vanno dall'acquisto di cibo e medicine allo smaltimento la spazzatura, anche per portare fuori i nostri amici a quattro zampe.

Ebbene sì. Perché l'isolamento prevede che non si possa, assolutamente e giustamente, mettere neppure un piede fuori dal proprio domicilio. E quindi, chi fa fare passeggiata e bisogni al cane? La situazione si complica quando non si ha neppure il terrazzo.

Soluzione? Dog sitter e "alberghi" per animali, o qualche familiare o amico che può dare una mano. In molti hanno ampliato la propria l'attività di dog - sitteraggio, per l'appunto, negli ultimi giorni. 

Qualcuno preferisce mandare il cane "in vacanza" da chi fa un servizio di pensione. Il costo di aggira sui venti euro giornalieri. Altri prendono accordi per passeggiate ad orari prestabiliti, in modo da fargli sgranchire le zampette e rispondere ai suoi bisogni fisiologici.

Oppure c'è chi riesce a farlo accudire da congiunti scampati al virus o conoscenti.

In altre realtà vengono garantiti servizi gratuiti di assistenza agli animali da compagnia. Ma non ad Arezzo.

Non sempre, però, tutti possono permettersi di pagare qualcuno di gestire il proprio cane. Il momento è difficile, il lavoro in crisi e gli introiti ancor di più.