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Pandemia, 11mila richieste di aiuto alla Caritas

L'amaro bilancio di un anno di emergenza . Consegnati 33mila Kg di prodotti alimentari. Accessi cresciuti del 21%. Fontana: ricostruiamo la città

Un bilancio che fa venire una stretta al cuore quello della Caritas ad un'anno dall'inizio della pandemia. Lo ha tracciato l'Arcivescovo Riccardo Fontana durante la presentazioni delle celebrazioni per la Pasqua, ormai prossima.

"Si sono rivolte all'associazione circa 11mila persone, circa il 10% della popolazione cittadina. Ed abbiamo distribuito 33mila chilogrammi di prodotti alimentari. Non solo, il Centro di Ascolto Diocesano ha avuto il 21% di accessi in più rispetto al precedente anno, pari in totale a 1.500 contatti". Una panoramica tanto precisa sulla situazione attuale, quanto drammatica.

Gli effetti che il Covid sta avendo non riguardano solo la salute, con sempre troppi malati e vittime, ma lo sappiamo bene che si ripercuotono, ormai da mesi, sull'economia e sulle relazioni sociali. Aumentano coloro che sono in difficoltà. Aretini come stranieri. Persone sole ed intere famiglie. Per questo il lavoro della Caritas, e delle sue articolazioni territoriali e parrocchiali, è fondamentale. Al pari della generosità dei cittadini, che non si ferma mai davanti a nulla. Lo sta dimostrando pure in questo difficile momento, con continue donazioni.

Anche perché le richieste riguardano in pratica esclusivamente beni essenziali, quali alimenti o prodotti per l'infanzia.

"Il vero ruolo della Caritas è fare incontri. Da qui il vero tema della mia proposta pasquale, che rivolgo anche ai sacerdoti aretini: dobbiamo rincontrare la gente, cercarla, ricostruire i rapporti interpersonali, ricostruire la città. Non disimpegnarsi, ma essere cittadinanza attiva" ha ribadito con forza il Vescovo.