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Papini a spada tratta contro il caro energia

Appello del segretario generale della Confartigianato aretina al Governo. "I paventati aumenti diventerebbero insostenibili"

"Occorre intervenire subito per scongiurare gli aumenti sui prezzi dell'energia, altrimenti molte delle nostre imprese rischiano il tracollo."

L'appello, rivolto al Governo, arriva da Alessandra Papini, segretario generale di Confartigianato Arezzo, che ricorda come i paventati aumenti si inserirebbero in un mercato, quello italiano, già gravato da costi superiori rispetto alla concorrenza.

Vanno bloccati gli aumenti per le imprese e le famiglie che si trovano ancora nel mercato tutelato dell'energia e va ridotto il peso della componente fiscale sulla bolletta elettrica delle piccole imprese. Il prezzo finale dell’elettricità per le piccole imprese – insiste Papini – è gonfiato soprattutto dagli oneri fiscali e parafiscali che, per la fascia di consumi fino a 20MWh, sono maggiori del 36,2% rispetto a quelli applicati nella media dei Paesi dell’Eurozona. Vi è poi un meccanismo assurdo secondo il quale meno consumi, più paghi".

“Si tratta – termina Papini – di uno squilibrio incomprensibile che costringe i piccoli imprenditori a caricarsi i costi degli altri utenti. Il Decreto Sostegno bis ha avviato una riduzione degli oneri generali di sistema nelle bollette delle piccole imprese. Attendiamo di vederne gli effetti per far calare il costo dell’energia che compromette la competitività delle nostre aziende e ostacola gli sforzi per agganciare la ripresa. In ogni caso, il meccanismo degli oneri generali di sistema va completamente ripensato”.