Attualità

Un "Patto per la città", soldi per la ripartenza

Il Comune stanzia risorse liquide e immediate. L'assessore Tanti: "Solo tornando a lavorare è possibile superare questa fase di difficoltà"

L'assessore Lucia Tanti invia una lettera alle categorie economiche ed ai sindacati chiedendo di collaborare affinché vengano segnalati tutti quei casi che necessitano di una spinta per ripartire. Lo scopo è la crescita del tessuto produttivo aretino e par far questo l'amministrazione cittadina si schiera in prima linea per dare il sostegno a piccoli artigiani, commercianti, partite iva, lavoratori atipici. Il Comune intende contribuire alla ripartenza di coloro i quali non hanno reti e non hanno garanzie ma rappresentano la spina dorsale dell'economia cittadina.

E' la prima volta nella storia  – spiega Lucia Tanti – che l'assessorato alle politiche sociali si rivolge alle categorie economiche perché possano collaborare a diffondere la notizia che il Comune ha stanziato risorse, liquide e immediate, destinate ad essere trasferite direttamente al conto corrente dei cittadini perché essi possano ripartire con la loro attività privata o godere di servizi tali da facilitare il rientro al lavoro. Una decisione che stravolge le modalità consuete di un assessorato che, dall'inizio del mandato ma in particolare adesso dopo il Covid19, guarda ai piccoli lavoratori autonomi e atipici come a importanti interlocutori e destinatari di sostegno economico. Non solo sussidi, non voucher, non "tessere" del pane, non buoni spesa, ma soldi veri e subito, fino ad una contribuzione di 1500 euro da immettere direttamente nel conto corrente".

Queste risorse dovranno essere utilizzare dai cittadini per tornare a lavorare, a produrre, a generare reddito. Non assistenzialismo, quindi, ma crescita. Insomma, una spinta per ripartire. 

"Il lavoro è la sola vera risposta che dobbiamo cercare di dare in questa fase.
E' tutta qui la 'rivoluzione' e cioè nel mettere a fuoco che è 'sociale' una piccola attività che riapre, non meno di un 'buono spesa', e che in questo preciso momento l'assessorato alle politiche sociali deve giocare su due fronti: proteggere i meno abbienti e dare una spinta a chi può tornare a farcela da solo
- sostiene Lucia Tanti.

Per fare questo l'assessore si appella alle categorie economiche e ai sindacati affinché segnalino tutti quei casi meritevoli e che necessitano di questa spinta per tornare a lavorare.

"A queste persone noi ci rivolgiamo per fare insieme un patto di ripartenza che rimetta in corsa Arezzo. A chi mi ha criticato - conclude l'assessore Lucia Tanti - perché ho deciso di destinare risorse a questi aretini, immettendo liquidità direttamente nei loro conti correnti solo dopo un breve colloquio con i servizi sociali, rispondo che io di questa Arezzo operosa e coraggiosa, caparbia e lavoratrice, autonoma ed indipendente mi fido e su loro la giunta Ghinelli scommette. Un negozio che riapre, un laboratorio che riesce a non chiudere e riparte, un artigiano che torna a fare il proprio mestiere è un capitale per tutta Arezzo perché solo investendo nel lavoro si crea altro lavoro e quindi coesione sociale”.