Attualità

Piazza San Francesco: terra di nessuno o di tutti

Assembramenti, in pochi con le mascherine e in molti con il bicchiere in mano. Impossibile passare tra il muro di giovanissimi

Come se nulla fosse. Senza facile retorica passare per San Francesco è veramente inquietante. Un muro di giovanissimi che se ne fregano di tutto e tutti e soprattutto del rischio contagio. Questa è la triste fotografia che abbiamo scattato.

Tantissimi giovani, molti anche minorenni, appiccicati l'un l'altro e quasi tutti con la mascherina abbassata e il bicchiere in mano. Scene alla quali non abbiamo assistito neppure quando ce lo potevamo permettere, ma si vede che il rischio del proibito attira più della paura di beccarsi il virus.

Con qualche difficoltà abbiamo documentato questo "insulto" all'intelligenza aretina con foto che lasciano pochi dubbi all'immaginazione ma mettono tanta tristezza addosso.

Il piacere dell'aperitivo che diventa angoscia. San Francesco è monopolizzata dal popolo under che gestisce tempi, modi e soprattutto regole della Piazza.

Cosa ben diversa è quanto accade in Piazza Grande che, finalmente, è tornata ad essere il cuore di Arezzo e degli aretini. Anche qui tantissima gente, giovani e adulti ma tutti composti, rispettosi delle distanze interpersonali e con le mascherine ben indossate.

Vedere tutti i tavolini di Piazza occupati rende il posto ancora più magico, così come la gente in fila sotto le Logge in attesa del proprio turno per entrare nel locale e prendere la consumazione. 

Insomma, se fino a qualche anno fa Piazza Grande era terra di turisti, oggi è tornata ad essere il fulcro della vita mondana degli aretini

San Francesco e Piazza Grande, due luoghi simbolo della città ma totalmente diversi per la cultura di chi li frequenta.