Attualità

Picco Covid, "ospedale sempre più sotto pressione"

Casucci e Veneri esprimo preoccupazione e criticano l'organizzazione del San Donato contro l'emergenza: sacrificata la medicina specialistica

La pandemia stringe sempre più la morsa. E gli effetti si vedono anche e soprattutto sull'ospedale cittadino, nosocomio Covid della Asl Toscana Sud Est insieme a quello di Grosseto.
Proprio in merito a questo intervengono il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci (Lega)  e il Consigliere regionale Gabriele Veneri (FdI) “esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al personale medico e infermieristico del San Donato di Arezzo impegnato, quotidianamente, in prima linea nella battaglia contro il Covid. Allo stesso tempo, esprimiamo sincera e profonda preoccupazione per lo stato attuale dell’ospedale sempre più sotto pressione, i posti nella bolla Covid e quelli in terapia intensiva stanno andando verso un rapido esaurimento”.

Ma la presa di posizione dei due esponenti politici non si ferma qui “vogliamo anche esprimere la nostra critica per la mancata programmazione della rete ospedaliera. Dopo un anno ci sembra che ci siano ancora troppi provvedimenti da prendere, le criticità e le mancanze del passato sono state messe a nudo dalla pandemia.

Il modello organizzativo, messo in piedi dall’ospedale San Donato per fronteggiare il Covid, sta sacrificando gran parte della medicina specialistica, mentre il Pronto soccorso versa in condizioni di profonda sofferenza. Non si intravede un piano organizzativo capace di sfruttare al meglio la rete ospedaliera dell’Asl Toscana Sud est” chiosano.