Politica

Piove e al Bagnoro torna la paura

Dura presa di posizione del Pd. L'accusa mossa al Comune è quella di non aver fatto molto per la frazione che, nel luglio del 2019, finì sott'acqua

Sono passati 17 mesi da quel 27 luglio del 2019 quando il Bagnoro finì sott'acqua. Le forti piogge e l'esondazione dei fiumiciattoli provocarono seri danni alla frazioni con molti abitanti costretti a spalare fango e detriti da dentro caso. 

Da quel giorno con le forti piogge al Bagnoro si trema. la paura di tornare a rivivere quei momenti c'è ed è sempre alta.

Il Pd provinciale punta il dito contro il Comune sottolineando che i pochi interventi fatti rischiano di peggiorare le cose. 

"La demolizione e la ricostruzione di due ponti sul torrente Valtina hanno di fatto aumentato la "luce" dei due ponti e quindi la portata dell'acqua sul torrente senza prendere in considerazione la scarsa luce e portata del ponte che si trova nel centro del paese di Bagnoro - affermano dal coordinamento provinciale del Pd.
La Regione Toscana sta portando avanti, insieme agli uffici del Genio Civile, progetti importanti sia sul Valtina che sul Vingone, ma non è dato sapere quali sono gli interventi che il Comune intende realizzare per ridurre il rischio idraulico o scongiurare una nuova alluvione - affermano i democratici aretini.

Il Pd provinciale lamenta una latitanza da parte del Comune di Arezzo sottolineando che né sindaco e né assessore competente si siano smossi per risolvere il problema.

"Dopo quell’evento i cittadini del Bagnoro si sono dotati di paratoie a tenuta stagna da mettere agli ingressi delle proprie abitazioni ma adesso è il momento che il Comune cominci a dimostrare di saper programmare e gestire anche questo tipo di situazioni. Oltre ai torrenti Vingone e Valtina, il Comune deve prendere in considerazione tutta l'area alluvionale dietro la Pieve Santa Eugenia poiché in questa zona è presente una lottizzazione che subisce allagamenti continui a causa della convergenza del reticolo secondario di un'area vastissima che causa sia l'allagamento dell'abitato di Bagnoro sia della Pieve Santa Eugenia.
I cittadini del Bagnoro hanno diritto di vivere in sicurezza nelle proprie abitazioni e hanno diritto di chiedere al Comune che faccia la propria parte eseguendo interventi risolutivi affinché l'immagine della Pieve Santa Eugenia inondata rimanga un brutto ricordo" - concluono dal coordinamento provinciale del Pd.