Attualità

Pitagora regala un defibrillatore al Palamecenate

Donazione per la struttura sportiva che ospita centinaia di atleti e di studenti

Defibrillatore al PalaMecenate. Lo ha donato l’associazione culturale Pitagora di Arezzo che, impegnata da anni in iniziative di beneficenza a favore del territorio, ha attivato una raccolta di fondi tra i suoi soci.

L’impianto sportivo di viale Mecenate ospita centinaia di atleti e di studenti. Il defibrillatore automatico verrà mappato dalla centrale operativa 118 ed è stato consegnato direttamente nelle mani di Luciano Berni, vicepresidente della Volley Arezzo che gestisce il palasport, nel corso di una cerimonia alla presenza di numerosi ragazzi della società sportiva e dei rappresentanti del Comune di Arezzo. 

"Il Palasport Mecenate - ha commentato Giacomo Bulletti, presidente dell’associazione Pitagora - ospita ogni giorno le attività di decine di ragazzi delle società sportive e delle scuole, oltre a tecnici e genitori, dunque ci sembrava doveroso portare il nostro contributo alla Volley Arezzo e concretizzare un impegno per rendere ancor più sicuro questo importante impianto cittadino».

Alla consegna era presente Massimo Mandò, direttore della centrale operativa 118 di Arezzo, che è stato il principale promotore di una sempre più capillare diffusione dei defibrillatori in ogni angolo del territorio attraverso il progetto “Arezzo Cuore”. Il tempo a disposizione per intervenire al momento di un arresto cardiaco è infatti di pochi minuti, dunque la presenza di questo strumento e la parallela formazione dei cittadini risultano spesso decisivi per salvare una vita. 

"Sono felice di partecipare a questa nuova donazione - ha spiegato Mandò - Il territorio di Arezzo ha superato i mille defibrillatori e Arezzo è oggi la Provincia cardiologicamente più protetta d’Italia, con una media di salvataggi in caso di arresto cardiaco che in pochi anni è salita dal 2% all’attuale 40%. Questo dimostra la sempre più diffusa sensibilità nel proteggere la città e nel proteggere i cittadini, con un importante ritorno in termini di vite salvate».