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Plasma dei guariti per curare i malati Covid

L'appello dei medici è quello di donare sangue. Non è un farmaco ma si ottiene solo grazie all'altruismo di chi è passato dalla malattia

"Un determinato tipo di plasma, prelevato da alcuni pazienti guariti dal Covid, può aiutare a sconfiggere il virus". Questo quanto afferma il primario del centro trasfusionale del San Donato, Pietro Pantone.

Si tratta di un plasma che necessita di accurati test e verifiche. Il numero di anticorpi presenti è determinante. Questo è uno degli elementi su cui si poggia la nuova terapia, che consiste nell'immettere nell'organismo circolatorio del malato Covid plasma ricco di anticorpi in grado di neutralizzare più velocemente in virus.

Quindi si tratta di plasma molto selezionato che non tutti posseggono. Occorre quindi trovare il maggior numero di donatori. 

Chiunque sia uscito dal Covid, dai 18 a 60 anni, uomo o donna purché non abbia avuto gravidanze, può essere un donatore.

Attualmente sono una decina i donatori e non bastano.

Danilo Tacconi, primario di "Malattie Infettive", spiega come una ventina di pazienti del suo reparto stiano seguendo anche questa terapia. 

I primi risultati stanno dando ottimi risultati in quanto i malati reagiscono più velocemente alla cure prestate. Attualmente non è possibile definirla cura ma si tratta di una metodologia scientifica portata avanti senza improvvisare ma con chiare evidenze mediche. 

Il plasma non è un farmaco e pertanto non è prodotto in laboratorio ma viene raccolto attraverso la donazione. 

L'appello, che i sanitari del San Donato rivolgo proprio a tutte quelle persone uscite dall'incubo Covid, è quello di fare un gesto di altruismo, di donare plasma per consentire a chi si trova a combattere il virus di uscirne prima e meglio.