Dopo la giornata romana al Ministero delle Imprese del Made in Italy dove ieri è stato presentato il francobollo dedicato alla Giostra del Saracino facente parte, insieme ad altre sette manifestazioni nazionali, della serie ordinaria “Le eccellenze del patrimonio culturale italiano” dedicato alle rievocazioni storiche, questa mattina il francobollo e i vari prodotti postali ad esso collegati tra cui il folder completo e la cartolina dedicata acquistabili presso Poste Italiane, sono stati presentati nella sala del Consiglio Comunale dal sindaco Alessandro Ghinelli: “Porto la testimonianza diretta di una bellissima giornata vissuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy – commenta – nella quale Arezzo e la Giostra, con la forza empatica degli squilli di chiarine e il rullio dei tamburi dei nostri Musici, con gli Sbandieratori e Signa Arretii, si sono mostrati nel migliore dei modi. Il sottosegretario Fausta Bergamotto ha tenuto a rimarcare quanto queste manifestazioni rappresentino l'identità italiana, ma io oltre al tema dell'identità ci tengo a sottolineare ancora una volta l'importanza che queste manifestazioni rivestono dal punto di vista sociale, con i quartieri e le associazioni che vivono e si aggregano tutto l'anno”.
La conferenza stampa è stata l'occasione per far dono a Sua Eccellenza il Prefetto Clemente Di Nuzzo, appassionato di filatelia e collezionista, della cartolina della Giostra del Saracino con il francobollo dedicato e il primo annullo apposto. “Da collezionista – spiega il Prefetto - dico che la serie di francobolli dedicata al patrimonio artistico e culturale italiano è oggetto in maniera importante di raccolte tematiche per cui sarà grande la circolazione a livello europeo ed internazionale di questo francobollo e del nome di Arezzo con la sua Giostra del Saracino”.
La mattinata è stata l'occasione per presentare il rinnovo della collaborazione con le aziende del territorio che a vario titolo hanno confermato anche per le prossime edizioni risorse importanti destinate alla manifestazione. Nello specifico Chimet, Orchidea Preziosi e Chimera Gold hanno confermato anche per il prossimo triennio la sponsorizzazione delle tribune per il pubblico di Piazza Grande (rispettivamente A, B e C), mentre l'azienda Seco, che lo scorso anno con il suo intervento aveva permesso l'allestimento di un nuovo palco per la cerimonia di estrazione delle carriere, quest'anno ha confermato il contributo per la realizzazione di nuovi cap per i giostratori.
“Un grazie sentito alle aziende, ormai amiche, Chimet, Orchidea Preziosi e Chimera Gold – spiega il consigliere comunale delegato alla Giostra Paolo Bertini – che, dopo il percorso iniziato tre anni fa con la sponsorizzazione delle tribune, hanno deciso di proseguire sulla stessa strada negli anni a venire, e grazie a Seco che dall'anno scorso è entrata a pieno titolo nel novero dei nostri partner con un contributo tangibile che quest'anno sarà appunto destinato al rinnovo dei copricapo dei giostratori per i quali è in corso uno studio affinché siano quanto più rispondenti alla tradizione”.
E poi un’anticipazione relativa alle Lance d'Oro in palio per le edizioni 2025 del Saracino: “L'autore del bozzetto della Lancia d’Oro per la Giostra di giugno, dedicata al Giubileo, sarà Mauro Capitani, artista aretino già autore di un precedente bozzetto – annuncia Bertini - per la Giostra di settembre, invece, come ormai consuetudine, sarà indetto un concorso di idee a cui possono partecipare tutti coloro che hanno interesse”.
La conclusione della conferenza stampa è stata dedicata alla presentazione di “Una Piazza a colori”, pubblicazione a cura dell'Ufficio Politiche Culturali e Turistiche dedicata alla scenografia di Piazza Grande, l'allestimento di scudi e bandiere che negli anni '90 fu ideato dall'architetto Roberto Felici e che è tuttora utilizzato in Piazza Grande.
“Mi piace molto ricordare quell'esperienza e mi fa piacere che sia diventata un libro – commenta l'architetto Felici, oggi rettore di Porta del Foro – fu uno dei miei primi lavori da professionista, appena laureato. Fu come lavorare in una bottega, si disegnava molto a mano... Lo storico Armando Cherici e il dottor Luca Berti, consulente dell'Istituzione Giostra, fecero un grande lavoro di ricerca per capire quali fossero i simboli da mettere in Piazza Grande per darle un aspetto più coerente con l'epoca storica che si andava a rievocare. E così nacque l’attuale scenografia di scudi e bandiere che fu interamente realizzata dall'amministrazione comunale con i suoi operai, gli scudi vennero dipinti a mano, uno ad uno, nella bottega di Enzo Rossi di via Bicchieraia. Fu un'esperienza per me straordinaria, accolta con grandissimo entusiasmo dal mondo della Giostra rappresentata all'epoca da quattro rettori che ne hanno segnato la storia: mio padre Giancarlo Felici, Faliero Papini, Paolo Pratesi e Giorgio Marmorini”.
Piazza Grande tornerà a contornarsi della sua scenografia dalla prossima settimana, le operazioni di montaggio inizieranno nella mattina di mercoledì 28 maggio per proseguire anche nella giornata di giovedì 29.