Cronaca

Processo Chimet, azzerate tutte le condanne

Lo ha deciso la Corte di Cassazione per prescrizione dei reati. Il procedimento per reati ambientali era iniziato nove anni fa

Si è concluso, dopo oltre 9 anni, il processo per reati ambientali a carico di Sergio Squarcialupi, titolare della Chimet, azienda specializzata nel recupero dei metalli.

Ventisette i capi di imputazione contestati in origine, fra i quali il disastro ambientale, l’organizzazione per traffico illecito di rifiuti, il falso ideologico e altro.

Già in primo grado erano cadute le contestazioni più gravi; in particolare anche la Corte di Appello aveva confermato l’insussistenza del disastro ambientale. Era residuata una condanna per 4 violazioni di natura contravvenzionale.

Sui danni invocati dalle parti civili, che il Tribunale aveva ritenuto in primo grado inesistenti, la Corte d’Appello aveva pronunciato una condanna poi impugnata dalla Chimet.

La Corte di Cassazione, nell’udienza di venerdì 7 aprile, ha azzerato la sentenza di appello per prescrizione. Questo il dispositivo della sentenza, le cui motivazioni si conosceranno fra qualche mese:

"Annulla senza rinvio la sentenza impugnata per essere i reati ascritti estinti per prescrizione e rinvia quanto alle statuizioni civili al giudice civile competente per valore in grado di appello".

Resta solo l’eventuale coda del giudizio civile in sede di appello, in cui si discuterà se le parti civili costituite abbiano o meno sofferto dei danni.