E' propio il caso di dire che la formazione serve e funziona. Di questo ne sono convinti due imprenditori che, grazie anche al supporto di Cna Arezzo, hanno formato 9 giovani che, al termine del corso, hanno avuto o stanno per avere offerte di lavoro.
L’idea è nata degli imprenditori Carlo Galassi e Moreno Fabbri che, sotto l’egida di Cna, hanno messo in piedi una vera e propria scuola di pelletteria.
“L’input – spiegano Galassi e Fabbri – è partito da Cna, noi lo abbiamo gestito creando un laboratorio all’interno della nostra realtà. La carta vincente è stata aver trovato un docente con oltre quarant’anni di esperienza, in pensione da poco, che ha seguito i ragazzi in maniera diversa da come accade di norma nelle scuole professionali. L’idea di base non era tanto creare un prodotto, ma fornire agli studenti competenze specifiche a approfondite per poter lavorare nel settore pelletteria”.
Cinque settimane di lezioni, per un totale di duecento ore, e i frutti si sono subito visti, continuano Galassi e Fabbri:
“Dei nove giovani formati, tutti con età al di sotto dei trent’anni, sei saranno assunti a partire da lunedì, per gli altri tre si tratta solo di aspettare qualche settimana in più, ma anche loro troveranno presto una collocazione nel mondo del lavoro”.
L’idea del corso è nata per far fronte a un’esigenza ben precisa, cioè la mancanza di personale specializzato, indispensabile per il settore artigiano:
“La questione lavorativa nel nostro mondo ha delle caratteristiche peculiari. Le grandi aziende hanno bisogno di personale formato, spesso e volentieri lo trovano nelle aziende più piccole e queste, alla fine, restano senza maestranze. Questo corso è nato, appunto, per andare a formare personale specializzato e per dare una chance in più ai ragazzi: chi non ha nessun tipo di esperienza ha più difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro”.
Quello appena concluso è una sorta di ‘progetto pilota’: “L’idea – concludono Fabbri e Galassi – è di fare almeno cinque o sei iniziative come questa nel corso di un anno, in modo da poter dare la possibilità di una carriera a una sessantina di persone”.