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Ralli alza la voce con il governo per gli orafi

Il candidato sindaco del Pd sollecita il vice ministro Misiani a rivedere il decreto "Rilancio" che consente di ottenere contributi a fondo perduto

Luciano Ralli, esponente Pd

Settimana scorsa c'è stato il vertice tra aziende e rappresentanti del mondo politico e delle associazioni di categoria e oggi Luciano Ralli, esponente di primo piano del Pd, ha inoltrato la richiesta ufficiale al vice ministro dell'economia Misiani.

Il tutto verte sulla logica attraverso la quale verrebbero erogati alle aziende i finanziamenti a fondo perduto, previsti dal "famoso" decreto legge "Rilancio". Secondo quanto ipotizzato dal governo, tale beneficio potrebbe essere concesso solo a quelle aziende che fatturano fino a 5 milioni di euro.

Ovviamente gran parte degli orafi aretini sarebbero tagliati fuori. Questo perché il valore del metallo, attualmente ai massimi storici, "gonfia" in maniere spropositata i bilanci.

"Le strategie sono fondamentali ma le azioni immediate, oggi, lo sono di più - sostiene Luciano Ralli. A nome del Pd e dell’intera Alleanza di centro sinistra, ho chiesto al vice Ministero dell’economia, Misiani, di accogliere la proposta degli orafi aretini. E cioè di non conteggiare il valore della materia prima al momento del confronto tra fatturati 2020 e 2019. Senza questo elemento e in considerazione del fortissimo aumento del costo dell’oro, non ci sarà una sola impresa aretina del settore che potrà ricevere i contributi a fondo perduto che oggi sono essenziali come l’aria per le nostre imprese"