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Il Comune partecipa alle "spese Covid" delle Rsa

L'obiettivo è quello di non far salire il costo della retta pagata dagli ospiti. Ecco tutte le residenze che potranno beneficiare del contributo

Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo

In Comune di Arezzo partecipa ai costi sostenuti dalla Rsa convenzionate per arginare il contagio. Un contributo economico utili ad "ammortizzare" tutte quelle spese sostenute per  igienizzazione locali, personale aggiuntivo o acquisto di materiale di protezione ed elettronico. Il fine è quello di non incidere sulle tasche degli ospiti e pertanto di non far aumentare il costo della retta pagata. 

E' lo stesso vicesindaco Lucia Tanti che annuncia la delibera adottata dalla Giunta che, come detto, consente al Comune di compartecipare alle spese delle Rsa sorte a seguito della comparsa del Covid.

"Proprio per impedire - afferma il vicesindaco e assessore alle politiche sociali - di ‘trasferire’ sulle rette degli utenti il costo legato alla sanificazione o a quanto necessario per l’erogazione dei servizi. Parliamo dell’acquisto dei dispositivi individuali di protezione, degli sanificazione, come già accennato, e ancora di operatori aggiuntivi per la gestione dei gruppi, di strumenti telematici, telefoni, tablet per garantire un contatto visivo con i familiari. Misure che possono sembrare di valenza simbolica ma che invece non lo sono, neanche dal punto di vista economico, assumendo invece la portata di un messaggio chiaro: l’amministrazione c’è e ci sarà”.

Per quanto riguarda le residenze che potranno fruire di questo provvedimento sono la Casa di riposo Fossombroni, l’Istituto Santa Elisabetta, la Casa di riposo San Francesco, l’Istituto Santa Maria in Gradi, la Residenza sanitaria assistita Ubaldo e Lya Ninci, la Residenza sanitaria assistita Dario Maestrini, la Residenza sanitaria assistita Pionta, Villa Fiorita, la Residenza sanitaria assistita Villa Guillichini.