Attualità

"Rianimazione" del San Donato pronta a tutto

Il presidente Giani inaugura il nuovo reparto potenziato nelle degenze. D'Urso: "Intervento strutturale, realizzato in 40 giorni e destinato a durare"

Giornata importante per Arezzo e per il suo ospedale. Stamani è stato inaugurata la nuova "Terapia Intensiva". O meglio, il reparto è stato potenziato con sei nuovi posti letto che, oltre ad integrare quelli già in essere, consentiranno di liberare le sale operatorie attualmente adibite al ricovero dei pazienti più gravi.

Questo è il primo passo di un progetto ben più grande e complesso. Infatti, tra pochi giorni, ai 6 nuovi posti letto ne verranno aggiunti altri tre. Ma non solo. E' già prevista la realizzazione di altre 9 degenze che, sommate alle 12 attuali, porterà a 30 i posti letto in "Rianimazione". Un numero importante, realizzato per l'emergenza Covid ma pensato a durare nel tempo

Sì, perché come spiegato dal primario Feri, la "Rinimazione" è un reparto delicato, dove vengono salvate vite umane e dove professionalità e tecnologia devono andare di pari passo. 

Lo stesso direttore generale della Asl sud-est Antonio D'Urso ha sottolineato come questo intervento abbia natura strutturale e non solo emergenziale. Ovvero, si tratta di un reparto che, così come organizzato, sarà in grado di poter gestire eventuali nuove emergenze e non solo di natura epidemiologica. Insomma, una giusta risposta alle esigenze di un'intera comunità.

Anche il governatore Giani si è rallegrato nel vedere come il San Donato sia diventato un ospedale di grande rilevanza regionale e nazionale. Nel ringraziare tutto il personale medico e ospedaliero, che sta combattendo contro il virus, il presidente della Regione ha sottolineato l'importanza del tracciamento. A tal proposito si è congratulato pubblicamente con Antonio D'Urso, capace di organizzare l'intera task force regionale che, in breve tempo, è passata dall'individuazione del 37 al 100% dei contatti di caso. Insomma, ad oggi, grazie a nuove assunzioni ma soprattutto al meticoloso lavoro di cesello preteso dal direttore generale della Asl Toscana sud-est, in tutta la regione vengono individuate tutte le persone che sono venute a contato con un positivo Covid. Questo ha consentito di arginare il contagio con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. In poche settimane, infatti, in Toscana siamo passati da 2.800 positivi a poco più di 600 di oggi.

Il San Donato cresce, il virus scende e tra poco la Toscana tornerà a "respirare", almeno così garantisce Giani.