Cronaca

"Riconosciuta la correttezza di Fornasari"

I commenti a caldo degli avvocati che hanno difeso gli ex vertici di Banca Etruria dall'accusa di ostacolo alla Vigilanza

Giuseppe Fornasari, ex presidente Banca Etruria

"Era chiaramente commosso e contento". 

Così l'avvocato Antonio D'Avirro difensore dell'ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari riferisce i primi sentimenti espressi da quest'ultimo quando il legale lo ha chiamato per comunicargli la sentenza di assoluzione dalle accuse mosse a lui e all'ex dg Luca Bronchi e al direttore centrale Davide Canestri dalla procura di Arezzo nell'ambito del primo filone d'inchiesta su Banca Etruria, quello in cui il procuratore Roberto Rossi aveva ipotizzato l'accusa di ostacolo alla Vigilanza.

"E'' stata riconosciuta l'estrema correttezza di Fornasari - ha proseguito D'Avirro - subentrato in un momento di grande difficoltà per la banca che però ha sempre lavorato nell'interesse dell'Istituto con estrema correttezza". 

Soddisfatto anche Stefano Lalomia, uno dei difensori di Canestri per il quale "questa era la soluzione che ci aspettavamo perché anche nel corso delle udienze avevamo dimostrato la correttezza e il lavoro fatto per la banca dai nostri assistiti". All'uscita né Bronchi né Canestri hanno voluto rilasciare dichiarazioni anche se entrambi hanno dimostrato la loro soddisfazione. 

"Voglio ricordare - ha detto l'avvocato Antonio Bonacci che insieme al collega Carlo Baccaredda, assisteva l'ex dg - che il processo è stato fatto sulle carte dell'accusa e che noi avevamo accettato il rito abbreviato proprio perché convinti della correttezza poi dimostratasi nel corso del processo".