Sport

​Riforma dello Sport: il CSI guida alle novità

Tutele per i lavoratori sportivi, professionismo femminile, premio di formazione per i giovani e atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari

Il CSI ha proposto sei differenti decreti di riforma dell'ordinamento sportivo italiano. Cinque sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri, e vertono su vari argomenti, portando delle novità significative, che il Centro Sportivo Italiano ha preso in esame perché siano chiare fino da subito a tutti gli atleti e gli addetti ai lavori coinvolti dalle riforme.

Sono previste, per la prima volta, tutele per i lavoratori sportivi sia nel settore dilettantistico sia nel settore professionistico. Ci sono poi accorgimenti per l’affermazione delle pari opportunità per lo sport femminile, professionistico e dilettantistico; il riconoscimento di pari diritti delle persone con disabilità nell’accesso alla pratica sportiva di tutti i livelli; la tutela dei minori e dei cittadini disabili nell’ambito della pratica sportiva; la tutela e il sostegno del volontariato sportivo; l’istituzione di un 'Fondo per il professionismo negli sport femminili'; l’istituzione della figura professionale del chinesiologo di base, di quello sportivo e del manager dello sport. Un grosso cambiamento è la possibilità prevista per le associazioni e società dilettantistiche, di svolgere anche attività commerciali. A patto che restino secondarie all'attività sportiva e solo se strumentali all'autofinanziamento.

Il decreto di attuazione dell’articolo 7 della legge prevede l’aggiornamento delle norme tecniche e la semplificazione delle procedure amministrative per realizzazione e manutenzione degli impianti sportivi, con l'obiettivo di assicurare un effettivo ammodernamento delle strutture, soprattutto in termini di accessibilità, efficienza energetica e sicurezza. Un importante cambiamento si registra anche con la creazione di un registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Con lo stesso decreto che attua l’articolo 8 della legge delega, si definiscono modalità e tempi per la redazione di apposite linee guida per la tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione.

Si interviene infine in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali, stabilendo i principi fondamentali per la gestione in sicurezza delle aree sciabili. Il decreto disciplina i criteri e le modalità previsti per la segnalazione del grado di difficoltà delle piste e per la delimitazione dei bordi delle stesse. Diventa obbligatorio, per il gestore degli impianti, mettere una mappa delle piste in prossimità dei punti di accesso. Vengono anche definite specifiche norme di comportamento per gli utenti e l’obbligo per i minori del casco protettivo.