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"Rimborsi senza procedura arbitrale"

Tutte le richieste dell'associazione Vittime del Salvabanche, oggi alla commissione Finanze del Senato per un'audizione sul decreto salva risparmio

Letizia Giorgianni, presidente Vittime del Salvabanche

L'accesso al rimborso forfettario automatico (senza necessità di espletare la procedura arbitrale) per gli obbligazionisti azzerati delle quattro banche (Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti) "andrebbe esteso a tutti i risparmiatori coinvolti, senza alcuna discriminazione", quindi anche a quelli che hanno comprato le obbligazioni subordinate da banche diverse rispetto a quelle andate in risoluzione. 

A chiederlo è l''associazione ''vittime del Salva-banche'' nella relazione depositata presso la commissione Finanze del Senato, in occasione di un'audizione sul decreto legge ''salva risparmio''. L'associazione delle vittime - si spiega nella relazione - "propende per evitare ai risparmiatori l'accesso al rimborso espletando un'incerta procedura arbitrale, essendo a priori accertabile una vendita impropria generalizzata". 

Sempre in merito alle procedure d'accesso all'arbitrato, l'associazione delle ''vittime del Salva-banche'' chiede di "eliminare il requisito della contropartita diretta e di estendere l'accesso anche agli azionisti", ha aggiunto a margine dell'audizione la presidente dell'associazione Letizia Giorgianni

Fra le altre istanze portate in Senato dall'associazione c'è poi quella di "includere un rappresentante delle vittime nella camera arbitrale e di dargli la possibilità di partecipare alla stesura delle linee guida", ha continuato Giorgianni sottolineando che sarebbe importante estendere la possibilità di accesso alla procedura arbitrale anche ai soggetti esclusi dall'indennizzo forfettario. Inoltre, "sarebbe meglio che i costi della procedura arbitrale non andassero a pesare sul Fondo di solidarietà, ma che venissero destinate delle risorse aggiuntive", ha concluso.