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Arezzo riparte, su le saracinesche dei negozi

Esercizi commerciali, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, sono tutti aperti. Aumenta il traffico per le vie cittadine. Molti i cantieri

Dopo settanta giorni, finalmente, il caffè al bar nella tazzina di porcellana. Stamani in pochi hanno rinunciato al piacere di una bella colazione fuori dalle mura domestiche. E poi tutti per negozi, o meglio in giro per la città perché, nonostante la riapertura, gli esercizi commerciali non sono stati presi d'assalto, anzi. Sì perché la Fase 2 rappresenta anche l'inizio della consapevolezza che i conti stentano a tornare. Di soldi in tasca gli aretini ne hanno meno e gli aiuti, tanto "sbandierati" dallo Stato, ancora non si sono materializzati.

Comunque oggi è giorno di festa per tutti. Per i commercianti e per la gente che torna a respirare, a passeggiare in centro senza l'incubo dell'autocertificazione.

Di persone in giro per Arezzo ce ne sono tante, a piedi, in bicicletta, in auto. Perfino il traffico, molto intenso per una mattinata feriale, appare come una liberazione. Complici i molti cantieri aperti nelle strade le code non mancano ma tutti le accettano con piacere, con la consapevolezza che anche questo rappresenta un ritorno alla normalità.

I ristoranti apparecchiano e controllano, una volta in più, le famose distanze di sicurezza, i parrucchieri spalancano le porte delle loro botteghe, i negozi illuminano la merce. C'è fermento, laboriosità, poche chiacchiere e tanta voglia di fare, di lavorare, di servire il cliente per poi igienizzare i locali e ricominciare. 

Il cielo è plumbeo, arriva perfino la pioggia ma gli aretini continuano ad affollare le vie cittadine, sempre e comunque nel rispetto delle regole. E' la ripartenza, è un nuovo inizio e se si bagnano poco importa perché oggi è un giorno di festa.