La quarantena non fa sconti e anche la festività della Pasqua deve adattarsi alle nuove esigenze. Proibita la tradizionale gita fuori porta. Da dimenticare il pranzo al ristorante. Ma gli aretini non si arrendono e i ristoratori si sono organizzati per allietare questa festività, sebbene tra le mura domestiche.
"Almeno la metà dei proprietari di ristoranti si è organizzata per offrire consegna a domicilio di menù pasquali che soddisfino le esigenze delle famiglie per non far pesare loro troppo questo isolamento forzato" - afferma Gian Luca Rosai di Confcommercio. A parte coloro che si avvalgono delle app dedicate (JustEat, Deliveroo, Alfonsino ecc), la maggior parte dei locali gestisce autonomamente ordinazioni e consegne.
"Per la maggior parte, i gestori di ristoranti utilizzano mezzi propri e il personale stesso per le consegne. Indubbiamente si tratta di una situazione limite perché pochi o nulli sono i margini di profitto. L'importante però è non abbandonare i clienti abituali e mantenere in piedi l'attività" - prosegue Rosai.
Sebbene in quarantena, grazie all'impegno dei ristoratori aretini, la Pasqua non perderà la sua dolcezza.