Cronaca

Rogo nella galvanica, l'intera area ai raggi X

Prelievi di Arpat. Rientrato l'allarme per i fumi tossici e i pozzi. Presenti titolari, alcune dipendenti e l'imprenditore Matteo Marzotto

Il day after alla "Galvanica Formelli" porta con sé tutte le ferite di quanto accaduto ieri pomeriggio quando un corto circuito in un quadro elettrico esterno, come confermato dai titolari anche ad ore di distanza, ha causato un incendio che ha devastato parte dello stabilimento provocando ingenti danni.

Questa mattina, oltre ai proprietari attualmente gestori, era presente anche Matteo Marzotto, noto imprenditore italiano e legato alla filiera dell'oro, sia quella aretina che vicentina è da poco proprietario della galvanica tramite la compagine “Ambra”. E sul posto, fin dalle prime ore del mattino, sono entrati in azione ancora i volontari e il personale della Protezione civile, c'era pure il dirigente comunale l'ingegner Baldini, come i tecnici Arpat e altri operatori specializzati.

Le fiamme sono state completamente domate nel corso della serata e della notte. Così come il denso fumo che ieri ha causato tanta paura è completamente sparito. Nelle aziende circostanti tutti sono tornati al lavoro, in condizioni di sicurezza.

Intanto, sarebbero stati esclusi, a questo punto, rischi per pozzi e aree circostanti. Dal Comune non ci sarebbe intenzione di emettere altre ordinanze. Le verifiche e i prelievi di Arpat si stanno "concentrando sulle acque del fosso davanti all'azienda (canale della Chiana), ma il propagarsi dell'azione inquinante è stata tempestivamente bloccata. Adesso resta solo il nodo di smaltire le acque che sono state contaminate" ci ha spiegato uno degli operatori presenti sul posto.

Sempre stamattina, alcune dipendenti sono tornate alla "Galvanica Formelli" per recuperare degli oggetti personali. Qualcuna è uscita con le scarpette da ginnastica in mano. Lo sguardo basso e il volto nascosto sotto alle mascherine. Un'immagine forte, quanto drammatica.

La preoccupazione sia per i lavoratori che per i titolari è sicuramente tanta. Ma è un'azienda solida e forte. C'è anche un altro stabilimento in via di realizzazione, poco lontano, in via delle Biole. La conta dei danni sarà sicuramente impietosa, ma l'importante è andare avanti e reagire.