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Rossi rimane procuratore capo di Arezzo

Il Consiglio di Stato ha accolto il suo ricorso, è stato annullato il voto del Csm ed è pienamente reintegrato nel suo ruolo. Ecco le motivazioni

Roberto Rossi ha vinto la sua battaglia e resta a capo della Procura di Arezzo.

Oggi l'ufficialità da parte del Consiglio di Stato che ha accolto il suo ricorso volto ad annullare il voto del Csm che, nel 2019, non lo aveva confermato nel suo incarico.

Anche il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) si era espresso contro il magistrato ma lui non si era arreso ed aveva ricorso al Consiglio di Stato che, come detto, ha accolto le sue istanze.

La vicenda è quella relativa al caso Banca Etruria. Pier Camillo Davigo, già componente del Csm, lo accusava di aver indagato su Pierluigi Boschi, padre dell'ex ministro Maria Elena, proprio mentre Roberto Rossi ricopriva il ruolo di consulente di Palazzo Chigi durante il governo Renzi.