Attualità

Covid nelle Rsa, "il sistema deve essere rivisto"

Lo Spi Cgil invita Regione e Comuni a programmare in maniera nuova le politiche sociali e soprattutto quelle rivolte agli anziani

Gambineri, Spi Cgil Arezzo

Anche la seconda ondata del Covid ha colpito duramente una Rsa, la Casa Pia di Arezzo. Numerosi contagi e alcuni decessi tra gli ospiti sono il drammatico bilancio del focolaio che si è sviluppato all'interno della struttura. "Confidiamo nel fatto che anche in questo caso si sia fatto tutto quello che era possibile. Una considerazione è comunque inevitabile: deve essere radicalmente rivisto il sistema della residenze per anziani. E per revisione intendiamo: dimensione, numero dei posti letto, assistenza medica interna, protocolli di sicurezza, alta formazione del personale, inserimento nel contesto sociale del territorio" queste le parole dello Spi Cgil.

"Le Residenze Sanitarie Assistite sono state per troppo tempo luoghi di contenimento e isolamento degli anziani. Il Covid ha reso evidente la fragilità non solo degli ospiti, ma anche delle strutture". Quindi il sindacato invita la Regione Toscana e i Comuni a programmare in modo nuovo le loro politiche sociali e, in particolare, quelle destinate agli anziani. "Oggi è il Covid, domani potrebbe essere un'altra emergenza. Le strutture di 'confine', quelle più esposte ad emergenze come quella attuale ed è il caso delle Rsa, devono essere ripensate. Subito e non tra qualche mese. Difendere gli anziani fragili e intensificare la campagna vaccinale sono le priorità".

Lo Spi Cgil, chiudendo, esorta non solo i propri iscritti ma tutti i cittadini a fare il vaccino. "La campagna per gli over 80 deve essere intensificata e ai medici di base devono essere fornite le dosi necessarie rapidamente. Particolare attenzione deve essere dedicata agli anziani in maggiore difficoltà, per i quale vanno programmate le somministrazioni a domicilio".