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"Salute e lavoro possono convivere"

Questo è lo slogan lanciato da Confcommercio Toscana. Anna Lapini lancia anche un appello a tutte le Istituzioni: "Aiutateci a ripartire"

Anna Lapini, presidente Confcommercio Toscana

Confcommercio Toscana invita le associazioni provinciali del sistema confederale toscano a collocare sulla facciata delle loro sedi un grande manifesto con la frase "Salute e lavoro possono convivere".

La sede aretina è stata una delle prime ad aderire all'iniziativa.
“Ormai è passato un anno da quando il Covid19 ha fatto irruzione nelle nostre vite stravolgendo tutto, e chissà quanto tempo ancora dovrà passare prima che potremmo dirci davvero fuori dalla pandemia - spiega la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini - e se è vero che la salute deve essere la priorità di tutti, è vero anche che non possiamo fermare le nostre vite in attesa che la tempesta svanisca. Da qui nasce il nostro appello a tutte le istituzioni: aiutateci a ripartire. Siamo disposti a fare tutto ciò che è in nostro potere per aumentare i livelli di sicurezza nelle nostre attività, compreso accettare più regole, ma dobbiamo anche pensare a salvare il futuro delle imprese, dell’occupazione, dell’economia”. 

La presidente dell'Associazione ribadisce la necessità di imparare a convivere con il virus conciliando la salute con il lavoro. "Fa davvero male pensare che mentre la politica nazionale è impegnata a dirimere le controversie interne per arrivare alla piena governabilità del Paese, il Paese reale - quello composto da imprenditori, professionisti, lavoratori, famiglie – continua a pensare al domani con fatica. Stiamo ipotecando il futuro nostro e dei nostri figli. È l’ora di fare qualcosa di più” - incalza Anna Lapini. 

Intanto, per delineare meglio il quadro della situazione tra le imprese del terziario, su incarico di Confcommercio Toscana Format Research sta effettuando un’indagine a livello regionale. A fine febbraio i risultati che permetteranno di capire con l’evidenza dei numeri quanto la crisi scatenata dalla pandemia stia incidendo sul tessuto imprenditoriale di commercio, turismo e servizi.

L’ultimo osservatorio congiunturale, presentato da Confcommercio Toscana nell’ottobre scorso e relativo al terzo trimestre 2020, aveva evidenziato uno scenario "pesante". Mancavano all'appello 1.800 attività nel saldo regionale tra nuove nate-cessate. I consumi erano in calo di ben 12 miliardi di euro (-13,8% rispetto al 2019, peggio della media nazionale), la ripresa della liquidità era ovviamente lontana e sei imprenditori su dieci dichiaravano di avere difficoltà a rispettare le scadenze fiscali, mentre sette su dieci temevano l’aumento del fenomeno usura. A peggiorare lo scenario, le prospettive occupazionali: nel comparto erano già 104mila le assunzioni in meno rispetto al 2019, (-51% solo nel turismo, per lo più a causa del blocco degli stagionali). Con il nuovo osservatorio, Confcommercio Toscana riuscirà quindi ad avere un resoconto definitivo del 2020.