Attualità

Sanità "urge una cabina di regia Comune-Asl"

Questa la richiesta avanzata dal vicesindaco Lucia Tanti al Direttore generale D'Urso. Obiettivo: Cittadella della Salute

Il tema della sanità continua ad essere al centro del dibattito politico e amministrativo. Il vicesindaco e assessore alle politiche sanitarie Lucia Tanti, proprio questa mattina, ha voluto ribadire alcuni concetti e fare il punto sullo stato delle cose.

“L’Amministrazione Ghinelli ha, come più volte ribadito dallo stesso sindaco, un disegno preciso circa gli interventi strutturali legati alla proposta sanitaria e socio sanitaria che spetta alla città di Arezzo. Questo vale per l’area Pionta/San Donato, che non a caso abbiamo identificato come Cittadella della Salute, ma anche per altre aree della città, con particolare riguardo alle zone periferiche, una per tutte Rigutino ma anche Quarata. Di questo disegno ho avuto modo di parlare i primi di agosto con importanti riferimenti della Asl sud est, alla luce proprio della considerazione che il PNRR legato a questa materia transiterà dalle Regioni alle Asl e che le Asl, come si conviene, definiranno il pacchetto progettuale con i singoli Comuni"

"L’entità tuttavia delle risorse straordinarie ed irripetibili, unita a molte risorse ex articolo 20 che questa città vedrà arrivare con qualche anno di ritardo, richiedono una pianificazione organica, strutturata e non intermittente. Per questa ragione ho chiesto al dg D'Urso di istituire una cabina di regia a due, Comune e Asl, aperta al contributo dell'ateneo senese con il quale, come è noto, questa amministrazione intrattiene ottimi rapporti, per la condivisione di un disegno strategico comune proprio per essere operativi i primi di settembre ed iniziare a immaginare “oggetto per oggetto” tutte le opportunità che possono essere inserite e realizzate entro il 2026" aggiunge ancora Tanti.

"Per noi il quadro chiaro: è chiaro ciò che serve, è chiaro ciò che ci spetta, è chiaro il progetto della Cittadella della Salute e di tutte le risposte socio sanitarie diffuse sul territorio. Ovviamente questa chiarezza è aperta al contributo istituzionale, certamente della Regione e della Asl e ovviamente anche dell’Università, ma il confronto non può essere lasciato alla buona volontà delle singole parti. Ciò che chiediamo è avere un luogo dove possiamo iniziare a condividere gli oggetti precisi: contenitori strutturali di natura sanitaria che hanno come finalità l'erogazione di servizi in ambito sanitario e socio sanitario. Se è vero che spetta ai Municipi avere proposte concrete, e noi ce le abbiamo, è altrettanto vero che spetta a chi sarà destinatario delle risorse e realizzatore delle progettualità definire il perimetro del confronto concreto. A settembre quindi questo tandem è da mettere immediatamente in moto e questa è la richiesta che ho formalmente fatto, nella certezza che sarà accolta in quanto di assoluto buon senso” termina il vicesindaco.