Lavoro

Sciopero contro Federdistribuzione

Nel mirino Esselunga, Zara e Pam. Bendoni (Filcams Cgil): "Contrattazione ferma da due anni. Vogliono peggiorare le condizioni dei lavoratori"

"Sabato mattina saremo di fronte ad  alcune strutture della grande distribuzione aretina, in occasione dello sciopero nazionale del settore del commercio, quello legato a Federdistribuzione. La contrattazione è ferma da due anni e le condizioni per i lavoratori rischiano di peggiorare non di poco".

Commenta così Marco Bendoni (Filcams Cgil) l'iniziativa di sabato prossimo a difesa dei diritti dei lavoratori del settore. "Purtroppo quello del commercio e della grande distribuzione, a differenza del manifatturiero, è un terreno in cui i sindacati riescono difficilmente a entrare, perchè in passato ci sono stati pochi problemi e quindi manca un legame di fiducia. Eppure è bene che i lavoratori si rendano conto che Federdistribuzione vuole giocare sulla loro pelle con il nuovo contratto".

In particolare, Bendoni fa riferimento al tentativo di abbassare il meccanismo contrattuale dei livelli  e alla richiesta che fa Federdistribuzione, in base alla quale potrebbe derogare in peggio tutto ciò che è previsto nel contratto. "Come è possibile pensare che i sindacati appoggino un peggioramento delle condizioni dei lavoratori?" dice Bendoni.

In provincia di Arezzo, la grande distribuzione che è legata a Federdistribuzione va da Esselunga alla Pam, da Zara e Oviesse fino ad A&O. "Per il rinnovo contrattuale, Federdistribuzione ha avanzato proposte salariali indecenti - continua Bendoni - e noi sabato proveremo a farlo capire agli addetti. Sappiamo che non sarà semplice, ma per il momento proviamo a far aumentare il numero di chi aderisce agli scioperi, per sensibilizzare pian piano sull'argomento. Se Federdistribuzione, un paio di anni fa è uscita da Confcommercio, perchè secondo loro i contratti costavano trppo, si capisce dove vogliano andare a parare".