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Segre: "Ai ragazzi dico, decidete di vivere"

La testimonianza della senatrice a vita accolta e congedata dalla platea in piedi e lunghi applausi

Un silenzio, surreale, quasi religioso, ha accompagnato l'intera testimonianza di Liliana Segre a Rondine. Un ultimo appuntamento pubblico della senatrice a vita che ha vissuto, da ragazzina, il dramma dell'olocausto.

Racconti vividi, carichi di dolore, emozione. Ma anche testimonianza di volontà di vivere, di andare avanti, di non soccombere a un mondo di morte, ad un mondo quasi incomprensibile per l'orrore che ha prodotto.

Il suo arrivo come la sua conclusione sono state accompagnate da lunghi applausi, con la platea in piedi. Una platea rispettosa, con lo sguardo puntato verso questa donna straordinaria.

Questa donna che ha testimoniato la più grande tragedia dell'umanità ma non ha però ceduto al male. Il racconto ai giovani per lei è diventato motivo di rinascita, di fiducia nel futuro. 

Lei che ha perso il padre, vittima dell'olocausto, portato con la forza in un campo di concentramento con la giovane Liliana per mano, che ha conosciuto la disumanità, ha continuato a ripetere, per tutto il suo ultimo intervento: "sono viva per caso. Ho scelto di vivere, ai ragazzi dico scegliete di vivere".