Attualità

Terra e semi dall'Ucraina adesso sono a Rondine

Portati ad Arezzo da Ghinelli e dal rettore della Misericordia Bonelli dopo la missione umanitaria. Piantati da giovani russe e dall'ucraino Heorhiy

“Purtroppo la guerra in Ucraina continua a uccidere, distruggere e rendere sempre più precaria la stabilità e l'idea stessa dell'Europa. E' desiderio di tutti che si giunga il più presto possibile alla fine di questo conflitto, dalle conseguenze umanitarie drammatiche delle quali abbiamo avuto diretta esperienza nel nostro viaggio al confine con l'Ucraina. Oggi simbolicamente diamo voce al messaggio di pace di quella città piantando, nel luogo che più di ogni altro rifiuta ogni forma di conflitto, la terra ucraina e i semi di girasole che ci sono stati donati dal sindaco di Sambir. Arezzo continuerà ad offrire accoglienza e sostegno ai profughi, pronta come sempre a fare rete solidale tra tutte le sue realtà. E desidero ancora una volta ringraziare tutti coloro che hanno reso possible la nostra missione”.

Così il sindaco Alessandro Ghinelli questa mattina a Rondine, dove insieme al rettore del magistrato di Misericordia di Arezzo Ugo Bonelli ha consegnato al presidente Franco Vaccari e ai giovani della Cittadella della Pace, la terra ucraina e i semi di girasole, che sono stati piantati nell'orto di Rondine, che si affaccia sull'Arno, nel corso di una breve ma significativa cerimonia. 

La terra e i semi erano stati donati dal sindaco di Sambir Juri Hamar in terra ucraina al sindaco Ghinelli e al rettore Bonelli al momento della consegna dell'ambulanza e dell'importante carico di medicinali e presidi medico chirurgici destinati all'ospedale di quella città. Angelina e Viktoria, studentesse russe di Rondine insieme a Heorhiy, giovane ucraino residente ad Arezzo, hanno piantato simbolicamente insieme i semi di girasole rendendo più significativo questo momento.