Cronaca

Si finge avvocato e truffa imprenditore aretino

E' riuscito a spillargli 40mila euro e un Rolex convincendolo di poter vendere il locale della sua attività a fantomatici investitori cinesi

Arrestato in flagranza, dai carabinieri di Arezzo per il reato di truffa un 55enne che ha raggirato, spillandogli migliaia di euro e anche un prestigioso orologio, un imprenditore.

Le indagini sono scattate subito dopo la denuncia da parte del titolare di un noto esercizio pubblico della periferia cittadina che ha detto di aver consegnato, in più occasioni, ad un "sedicente" avvocato, conosciuto alcuni mesi, prima l’ammontare complessivo di 40mila euro in contanti, come corrispettivo da dare ad alcuni presunti conoscenti dello stesso che si erano impegnati a fare da intermediari per la vendita del locale della sua attività a fantomatici imprenditori cinesi, per una cifra finale di quasi un milione mezzo di euro.

Il raggiratore, pluripregiudicato per reati analoghi, aveva agito sicuramente con astuzia. Prima guadagnando la fiducia della vittima qualificandosi come un legale, poi facendo intuire al commerciante di avere contatti che avrebbero potuto influire su facoltosi imprenditori stranieri per un acquisto del locale ad una cifra decisamente importante e oltre le sue aspettative. In cambio, però, si è fatto consegnare i 40mila euro facendo credere al negoziante che erano un regalo per i "favori" dei suoi amici verso i ricchi acquirenti stranieri. Oltre ai soldi la vittima gli aveva consegnato anche un costoso Rolex, espressamente richiesto dal 55enne.

Ieri, però, i carabinieri hanno fermato il raggiratore che è stato trovato con 5mila euro in tasca, soldi che poco prima si era fatto consegnare dalla vittima come ulteriore corrispettivo per la vendita. L'uomo è stato quindi arrestato in flagranza. Oggi è stato processato per direttissima, l'arresto è stato convalidato ed imposto al 55enne la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Intanto, proseguono le indagini per chiarire se ci siano altre vittime o complici coinvolti e che fine abbia fatto il denaro già consegnato al finto avvocato.