Attualità

Arezzo si mobilita contro le discriminazioni

Adesione totale a "Ready", la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere

Molte amministrazioni locali e regionali hanno avviato politiche per favorire l’inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali, sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi che tutelassero dalle discriminazioni. Nell'aretino, tra i primi ad aderire, oltre al Comune sono stati la Provincia, i comuni di Monte San Savino, Capolona e Marciano della Chiana, la Consigliera di Parità della Provincia di Arezzo.

Il comune di Arezzo è coerentemente impegnato nel contrasto ad ogni forma di discriminazione e nella promozione di una cultura inclusiva

In Italia le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender(lgbt) non godono ancora di pieni diritti e spesso vivono situazioni di discriminazione nei diversi ambiti della vita familiare, sociale e lavorativa a causa del perdurare di una cultura condizionata dai pregiudizi. E’ quindi importante l’azione delle Pubbliche Amministrazioni per promuovere sul piano locale politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone lgbt, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi. 

La Rete vuole porsi anche come soggetto attivo per il riconoscimento dei diritti delle persone lgbt nei confronti del Governo centrale, sulla base delle numerose affermazioni contenute nelle risoluzioni e nei trattati dell’Unione Europea.