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Siamo in zona gialla, riapre tutto o quasi

Da questa mattina gli studenti delle Superiori, al 50%, tornano in aula. Negozi tutti in attività. Ma l'indice di diffusione ci tiene sotto scacco

Dopo il weekend in arancione, iniziamo la settimana in giallo. Un cambio di colore che si attendeva da tempo. In sostanza le attività ripartono tutte, ma nella pratica non è proprio così.
Infatti, per i ristoranti è consentito il servizio al tavolo, ma solo a pranzo. Al bar si può consumare dentro e prendere il caffè al bancone. Però per entrambe le attività tutto si stoppa alle 18, quando scatta di nuovo la consegna a domicilio o l'asporto.

Anche gli studenti delle Superiori rientrano a scuola in presenza. Con tanto di tutor alle fermate dei mezzi pubblici per evitare assembramenti. Ma la ripartenza tra i banchi non vale per tutti. Infatti hanno la possibilità di frequentare direttamente in aula solo il 50% degli alunni. Per gli altri, a rotazione ovviamente, permangono le lezioni online.

Resta il i divieto nazionale di spostamento fra le regioni mentre sarà possibile muoversi tra Comuni. Ma attenzione al coprifuoco che resta dalle 22 alle 5. E mentre le attività commerciali tireranno tutte su le saracinesche, non possono ancora riaprire le porte musei, teatri, centri sportivi come ad esempio palestre e piscine.

Intanto la curva del contagio ieri è risalita, 79 i casi rilevati in provincia, e ci sono stati anche tre decessi per le complicazioni del virus. Particolarmente colpito il comune di Bibbiena, in Casentino. Il sindaco ha fatto un appello a mantenere la calma ma ha anche evidenziato come si tratti di una raffica di positività legate a parenti degli stessi nuclei, quindi ha invitato ad evitare ritrovi familiari numerosi. L'auspicio è che non si tratti della terza ondata e di una conseguenze delle festività natalizie, nonostante siano trascorse in zona rossa e con limitazioni rigide.

Fortunatamente c'è anche un'altra faccia della medaglia. Le vaccinazioni proseguono. Nell'Aretino stanno interessando ancora operatori sanitari e ospiti delle Rsa. A breve partirà la somministrazione del siero a domicilio per gli ultra 80enni. Ma ancora non ci sono tempi certi per il resto delle categorie a rischio e di tutta la popolazione. Come della disponibilità delle dosi. 

Guardiamo tutti avanti. Sperando che per la Toscana e quindi anche ad Arezzo si concretizzi la zona "bianca", anticamera della totale normalità. Ma la battaglia al virus è ancora difficile. E senza prevenzione è difficile vincerla. Gli occhi, come sempre, sono puntati sull'indice di diffusione, il "famigerato" Rt. Per proseguire in una condizione di limitazioni minori è necessario che si mantenga sotto allo 0,5. E' necessario farcela. In primis per le vittime e i malati, ma anche per la nostra economia e socialità.