Politica

Sistema economico, Scelgo: "si può fare di più"

I consiglieri Donati e Sileno riportano l'esempio di Prato che ha messo 3 mln di euro nell'innovazione, mentre "il Comune di Arezzo 30mila"

“La politica spesso tende a dividere e quando si tifa per una squadra è difficile essere obiettivi. Scelgo Arezzo sta cercando di alzare lo sguardo e andare oltre" queste le parole dei Consiglieri comunali Marco Donati e Valentina Sileno che poi entrano nel dettaglio.

"Ecco un esempio concreto. Prato ha una storia simile a quella di Arezzo, le città hanno prodotto ricchezza grazie alla manifattura, tessile in un caso e orafa nell’altro, entrambi i distretti hanno subito negli anni un drastico ridimensionamento. È di questi giorni la notizia che Prato ha dato il via a PRISMA, un polo di innovazione del distretto tessile rivolto alla crescita e alla competitività delle imprese locali, grazie a progetti di ricerca congiunti con università e centri specialistici, consulenze e supporto di start up del settore ICT (Information and Communications Technology). Un esempio di ‘acceleratore di imprese’. Ne fanno parte Comune di Prato, Polo Universitario Città di Prato, Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Firenze, Istituto Nazionale di Ottica del CNR, Next Technology Tecnotessile, StartupItalia, Sviluppo Toscana, Estracom. Un progetto da ben 3 milioni di euro con il Comune che ha messo in campo un numero elevato e qualificato di soggetti per guardare al futuro e costruire nuove opportunità di sviluppo e di lavoro".

Quindi la stoccata alla realtà locale "il Comune di Arezzo ha invece comunicato un’azione da 30mila euro, destinati a un fondo per i giovani imprenditori. Purtroppo teniamo che questo, seppur utile, non servirà a molto.
La differenza tra le diverse politiche è evidente: 3 milioni contro 30mila euro. PRISMA, o comunque un progetto simile, è quanto da tempo propone Scelgo Arezzo senza trovare interlocutori nella Giunta guidata da Alessandro Ghinelli. L’amministrazione comunale si sforza di raccontare all’opinione pubblica di successi, progetti e idee innovative ma purtroppo non è così. Se vogliamo bene alla città, se vogliamo che non si spopoli di giovani e di opportunità, se la vogliamo dinamica e in grado di dare risposte dobbiamo pretendere di più. Non è questione di tifoserie ma di essere obbiettivi”.