Donne che aiutano donne per ascoltare, consigliare, indirizzare. Questi gli elementi chiave del progetto “Sportello d’ascolto” fortemente voluto dal coordinamento al femminile della Cisl aretina.
Le segretarie provinciali di Fisascat e Fai Cisl, Maria Rosaria Esposito e Rosalba Salvadori, che hanno contributo alla realizzazione dell'iniziativa spiegano come, in entrambe le categorie, sia elevato il numero di donne lavoratrici e madri: "donne che oltre al lavoro devono ogni giorno misurarsi con la difficoltà della disabilità o della non autosufficienza che, spesso, grava quasi totalmente su di loro. Avere un punto di riferimento dove ricevere ascolto, consigli, un aiuto di come affrontare la questione - proseguono - oggi è sempre più necessario. Non solo il 'problema', già di per sé è impegnativo, ma va anche aggiunto l’aspetto relazionale che, se già al minimo, è diventato ancora più ristretto a seguito della pandemia. Sappiamo quanto sia pesante l’isolamento e le donne sono quelle che stanno pagando un prezzo maggiore".
Da qui la consapevolezza di offrire qualcosa di concreto mettendo, appunto, a disposizione lo Sportello di ascolto dove due professioniste, una psicologa ed una pedagogista clinica, gratuitamente, due pomeriggi al mese all'interno dei locali della Cisl di Arezzo in viale Michelangelo 116, a partire dal prossimo 8 marzo, si mettono a disposizione per dare un supporto.
"Altro ambito nel quale la Fisascat - termina Esposito - ha voluto operare è la formazione specifica della figura della badante qualificandola come assistente familiare. A questo proposito dal 24 febbraio è partito un corso di formazione, strutturato e riconosciuto, per formare figure 'complete' che siano in grado di prendere in carico la persona non autosufficiente. Corso che, per l’elevata richiesta, sarà riproposto nel corso dell’anno”.