Potremmo definirla una "mission impossible" ma con questo Arezzo nulla è scontato. Le individualità ci sono e la squadra incomincia ad amalgamarsi. Certo il Padova è uno schiacciasassi. Ad analizzare i numeri vengono i brividi. I veneti sono primi in classifica con 50 punti, 50 reti fatte e 17 subite. L'Arezzo è il fanalino di coda con solo 12 punti all'attivo, ha "insaccato" 22 volte e ha subito ben 49 gol.
Ma i numeri sono freddi e pragmatici. Il Cavallino visto nelle ultime due partite ha mostrato qualcosa in più: il cuore amaranto. Sembra poca cosa al cospetto delle cifre ma in realtà a questi livelli conta molto. Sì, perché in Lega Pro tutto può succedere e l'Arezzo ha in organico calciatori che potrebbero ben figurare anche nella categoria superiore.
Se contro la Virtus Verona, soprattutto nel primo tempo, abbiamo visto una buona qualità di gioco, nella gara casalinga con il Carpi gli amaranto hanno dimostrato di non voler perdere, di non mollare mai e provarci fino alla fine. Questa è la grinta e la determinazione che è mancata per lunghi tratti del campionato e questa è la prima qualità che mister Stellone ha tirato fuori ai giocatori che, partita dopo partita, stanno diventano squadra.
All'Arezzo mancherà ancora Cherubin in difesa. Pertanto il muro davanti a Sala dovrebbe essere composto da Sbraga e Pinna. In fascia il capitano Luciani e Karkalis. A metà campo sicuri di una maglia da titolare Arini, Altobelli e Di Paolantonio. Sulle fasce dovrebbero agire Belloni e Ventola a supporto della punta Piu.
La gara contro la capolista inizierà alle 17,30 e QuiNews, come sempre, la racconterà minuto per minuto.