Politica

Strumenti urbanistici, "Città in fase di stallo"

Vaccaro (Arezzo 2020) striglia la giunta comunale e sottolinea le difficoltà di imprenditori, professionisti e cittadini

“Avere un progetto per la città equivale a studiarne i suoi complessi meccanismi e lavorare poi su strumenti certi. Sono passati ben 7 mesi da quando questa giunta si è insediata e 9 dall’approvazione delle osservazioni al Piano operativo, in un Consiglio Comunale di fine luglio, in fretta e furia e senza reale dibattito. Dopo di che, di questo piano, che dovrebbe essere lo strumento di pianificazione ‘principe’ per guidare Arezzo nel futuro, ancora niente. A quando il suo varo definitivo?"

E' la domanda che si pone Luciano Vaccaro, del direttivo "Arezzo 2020 per cambiare a sinistra". Che continua: "Nel frattempo, professionisti, imprenditori e cittadini ancora non sanno quali interventi siano ammissibili o no per le loro proprietà, per i loro immobili, per i loro fondi. Non si può dare colpa solo all’emergenza sanitaria se l’edilizia è ferma, anche per le piccole manutenzioni. E taccio per eleganza sui tempi di ricevimento oramai biblici dell’archivio storico. In attesa dell’agognata approvazione del Piano operativo - dice Vaccaro -  siamo in regime di ‘salvaguardia’ e serve la doppia conformità fra le vecchie e le nuove norme urbanistiche. E giusto per alimentare la confusione, in Cat e in consiglio comunale vengono illustrate e vanno in approvazione Varianti al Regolamento urbanistico per permettere interventi sul territorio a macchia di leopardo. Arezzo ha bisogno di uno strumento, sbagliato o no nelle sue scelte ma chiaro, e di uffici comunali organizzati e accessibili. Altrimenti le promesse ed enunciazioni fatte da questa giunta sono destinate a portarci verso un declino irreversibile” conclude l'esponente di Arezzo 2020.