Arezzo Music Fest è appena andato in archivio. A chiudere l'edizione 2021, come da programma, sono stati i torinesi Subsonica, che hanno regalato l'ennesimo sold out di una intera estate di successi che hanno colorato, riempito e fatto risuonare l'Anfiteatro Romano. Un tutto esaurito prevedibile e annunciato, come le precedenti serate che hanno scandito gli ultimi due mesi di questa calda estate, grazie ad una offerta musicale difficilmente rinunciabile per gli appassionati.
Come già era chiaro fino dal primo concerto andato in scena fra le rovine romane, gli aretini avevano voglia e bisogno di tornare a gustarsi musica dal vivo. Lo stesso desiderio che avevano tutti gli artisti che si sono passati virtualmente il microfono 'testimone' di questa staffetta musicale di grande successo. Chi con storie da raccontare, chi con le orecchie per ascoltarle, pubblico e musicisti si sono dati appuntamento davanti al palco dell'Anfiteatro, riempiendolo ogni sera.
I Subsonica hanno voluto ripercorrere virtualmente la loro carriera iniziata a Torino nel 1996, ripartendo dall'inizio. Da 'Come se', che del loro primo disco del 1997, omonimo della band, fu il brano d'apertura allora come ieri sera del loro concerto aretino. Uno show che è stato un susseguirsi di brividi e di voglia di ballare, frustrata dall'obbligo di rimanere seduti, che non ha però impedito agli spettatori di riempirsi orecchie e cuore della musica piena e coinvolgente di Samuel e soci.
Arezzo Music Fest chiude i battenti e lancia forte il suo arrivederci al prossimo anno. Sperando che possa essere vissuto diversamente, con meno limitazioni, ripensando al Covid, alle mascherine, al vaccino, ai tamponi e al green pass come soli ricordi. Il festival ha permesso di tornare a gustare la musica live che tanto era mancata prima di questa estate. L'obiettivo per il 2022 deve essere quello di tornare a ballare come ieri sera non è stato possibile fare.