Giostra Saracino

Giostra, la Lancia d'oro dedicata a Signorelli

Opera realizzata dal maestro intagliatore Francesco Conti e dall'artista Sean Shanahan. Commenti positivi del Sindaco e dei Rettori dei quartieri

Svelato l’oggetto dei desideri di tutti i quartieristi. Questa mattina alla presenza del sindaco Alessandro Ghinelli, del consigliere delegato Paolo Bertini e dei Rettori dei quartieri Roberto Felici, Ezio Gori, Andrea Fazzuoli, Maurizio Carboni è stata presentata la lancia d’oro dedicata a Luca Signorelli.

Lancia d’oro molto bella che incontra la tradizione con l’interpretazione artistica di Sean Shanahan che ha realizzato la parte centrale dell'elsa della lancia e che a durante l'estate esporrà le proprie opere in Fortezza. Primo atto ufficiale compiuto stamani, la lancia d'oro è stata svelata ricevendo apprezzamenti positivi da parte dei Rettori e del Sindaco Ghinelli. Una lancia che unisce la tradizione alla contemporaneità dell'artista Sean Shanahan quella dedicata a Luca Signorelli nel cinquecentenario della morte avvenuta a Cortona nel 1523, nella Giostra di San Donato di sabato 17 giugno.

Il volto di Luca Signorelli alcune delle sue opere impreziosiscono la lancia d'oro nella parte superiore della lancia mentre nella parte inferiore Francesco Conti ha riportato i riferimenti centrali dell'elsa. Una lancia d'oro diversa ma molto bella che sarà sicuramente apprezzata dai quartieristi che da questa sera gli dedicheranno sogni d'oro.  

Durante la presentazione della lancia d'oro il sindaco Alessandro Ghinelli ha annunciato il luogo dove avverrà la cerimonia di consegna della lancia d'oro. Il luogo sarà il palco, che verrà leggermente modificato per accogliere sindaco e rettore vincitore, dove è posizionato l'Araldo durante la giostra e dove lo stesso annuncia il quartiere vincitore.

Luca Signorelli, pseudonimo di Luca d'Egidio di Ventura o più comunemente Luca da Cortona, è riconosciuto come uno dei maggiori interpreti della pittura rinascimentale. Discepolo di Piero della Francesca, pittore alla corte dei Medici sotto Lorenzo il Magnifico e precursore della “maniera moderna” sono celebri, tra le sue innumerevoli opere, gli affreschi dedicati alle scene del Giudizio Universale nella cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto, La Flagellazione custodita nella pinacoteca di Brera, il San Giorgio e il Drago conservato ad Amsterdam, oltre al contributo riconosciutogli nella raffigurazione del Testamento e morte di Mosè nella Cappella Sistina. Il Museo d'arte moderna e medievale di Arezzo custodisce quella che è considerata la sua ultima opera, la grandiosa pala della Madonna col Bambino e Santi. Di lui Giorgio Vasari scrisse: "Quella persona che col fondamento del disegno e degli ignudi particolarmente, e con la grazia della invenzione e disposizione delle istorie, aperse alla maggior parte degli artefici la via all'ultima perfezione dell'arte".