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"Tutelare estetiste e acconciatori"

E' l'appello di Pierluigi Marzocchi, che ricopre numerosi ruoli all'interno di Confartigianato, dal livello locale a quello nazionale

Parrucchieri sì, estetiste no. Su questo diverso trattamento nel nuovo DPCM, si alza la polemica. Confartigianato difende il lavoro di tutt.

"La scongiurata chiusura dei parrucchieri che potranno restare aperti anche nelle zone rosse è molto importante ma non capiamo perché non sia stato usato lo stesso metro di giudizio per tutto il settore dei Servizi alla persona, che è assolutamente sicuro anche per la sua importante storia di valorizzazione della tutela della salute dei clienti che nasce ben prima dell’epoca covid”. 

Sono riflessioni dell’aretino Pierluigi Marzocchi, che per Confartigianato Arezzo ricopre l'incarico di presidente provinciale della Federazione Benessere mentre a livello regionale è presidente dell’Estetica, e che è stato appena nominato nel Consiglio Nazionale di Confartigianato Estetica.

Marzocchi ribadisce la posizione nettamente contraria di Confartigianato sulle chiusure degli esercizi del settore, che nei giorni scorsi era stata ventilata più volte, e che è stata poi scongiurata almeno per i parrucchieri nell’intero territorio nazionale, mentre, allo stato attuale, i centri estetici possono restare aperti solo nelle zone gialle e arancioni.

“Ma qualsiasi chiusura nel nostro settore – spiega Marzocchisecondo Confartigianato è da evitare assolutamente perché inutile, oltre che estremamente dannoso per la categoria che ha già pagato molto salato il periodo di lockdown della scorsa primavera, tanto da mettere in ginocchio una fetta molto importante dell'economia. I nostri imprenditori hanno poi investito tantissimo per garantire la massima sicurezza dei loro clienti, per cui invitiamo di cuore donne e uomini a recarsi con estrema tranquillità presso i nostri centri estetici e i nostri saloni di acconciatura, perché sono assolutamente sicuri; hanno ripreso a pieno regime nel rispetto di tutte le norme anti Covid, mascherine, sanificazioni dei locali e distanziamento per cui penalizzarle sarebbe illogico”.

“Inoltre – conclude Marzocchi - recarsi nei nostri centri estetici e nei nostri saloni di acconciatura è fondamentale per evitare di utilizzare coloro che intendono sfruttare in maniera scorretta questo momento difficile, e cioè gli abusivi, che vanno assolutamente evitati, sia per la mancanza di sicurezza sanitaria, sia per la concorrenza sleale nei confronti di coloro che svolgono la professione nel rispetto delle leggi e delle regole”.