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​Ultimi acquisti col "rosso", poca gente in centro

Entrano in vigore le restrizioni, molti negozi chiusi ma gli irriducibili del regalo all'ultimo minuto cercano ancora una soluzione

Ultimi acquisti prima di Natale, è caccia al regalo dell'ultimo minuto, ma siamo in zona rossa. Chiusure e divieti tornano da oggi al massimo livello, forzando allo stop la maggior parte degli esercizi commerciali. Tante le vetrine buie e le serrande abbassate, di quei commercianti che sono stati costretti, giocoforza, a terminare con un giorno di anticipo sulle feste la brevissima pausa di attività.

Un ossimoro quanto mai significativo. Ad Arezzo, infatti, siamo rimasti in zona rossa prima e arancione poi. Uno stillicidio fino a domenica 20. Negozi chiusi, attività al lumicino, consumazioni da asporto e consegne a domicilio. Poi la riapertura quasi totale, ma sapevamo tutti che sarebbe durata solo pochi giorni. Questa mezza settimana di attività quasi normale è stata quindi solo uno stop temporaneo alle chiusure anti Covid, realizzando di fatto il controsenso in termini: pausa di attività, appunto.

Ma questa mattina, proprio in considerazione di chiusure e divieti, c'era poca gente in giro.  La corsa al regalo dell'ultimo minuto non si è fermata completamente si è solo molto ridotta rispetto agli anni passati.

Accortezza, distanziamento, mascherine e gel igienizzanti, ma gli ultimi acquisti vanno portati a termine, non si può rimanere senza quel pensierino per la persona cara. Meno che mai senza le leccornie che nei prossimi giorni comunque consumeremo tutti. Distanti, separati, ma comunque con tanta voglia di festa e di relax. E di quel minimo di normalità che i tradizionali cibi natalizi potranno almeno farci immaginare.

Proprio per questo, in anticipo sulla data di sabato 26, questa mattina si è svolto anche il mercato in viale Giotto. Chiaramente con le limitazioni da zona rossa, quindi con la sola presenza degli espositori che trattano generi alimentari. Solo la zona del controviale nei pressi della rotatoria era occupata, ed anche lì non erano moltissimi i banchi. Pochi, anche, gli acquirenti presenti.  

Insomma il rosso contraddistingue questa Vigilia di Natale e gli aretini dimostrano, ancora una volta, senso di responsabilità e di rispetto delle regole.
La speranza è che i sacrifici servano ad ottenere il regalo sognato da tutti: il ritorno ala normalità.