Attualità

Un anno con poco sport, in attesa di riniziare

Bilancio del 2020 da parte del CSI (Centro Sportivo Italiano). Il presidente Bernardini: "Sacrifici per tutti, teniamo duro"

Il CSI saluta il 2020 riflettendo sull'anno appena passato, difficile anche per lo sport. 

“Società sportive, dirigenti, istruttori, atleti, appassionati. Stringiamo i denti perché questa pandemia ha costretto tutti noi a fare dei sacrifici – dice il presidente Lorenzo Bernardini - Penso a quelli economici, e quindi ai gestori degli impianti, ai responsabili legali, insomma a chi di sport ci vive. E penso ai bambini che non hanno potuto svolgere la loro attività sportiva preferita. Come penso al movimento nel suo complesso, che è stato completamente ingessato, fermo. Come il mio pensiero va soprattutto alle famiglie che hanno perso i propri cari per il Covid. Agli ammalati, a chi è dovuto star lontano dai familiari”.

E prosegue Bernardini: “Il mondo sportivo ha visto un'alternanza e un susseguirsi di Dpcm, di allegati, di colori regionali, di linee guida per l’attivazione dei protocolli di sicurezza. Pensiamo alla breve ma intensa speranza di ripartenza, a chi stava programmando la nuova stagione sportiva e purtroppo ha visto annullare tutti gli sforzi e finire nel nulla le proprie speranze e sogni, o alle società che hanno chiuso i battenti. Insomma sappiamo molto bene cosa tutti noi abbiamo vissuto in questo complicato 2020. Ognuno ne sta subendo le diverse e gravi conseguenze”.

Un pensiero ai nostri oratori alle nostre parrocchie, chiusi ormai da un anno anche loro, a tutte le attività in essi programmate, che la speranza possa far ripartire ma soprattutto rinascere la voglia di sviluppo e di attenzione al mondo dell’aggregazione sociale.

“Il 2021 si prevede sulla falsa riga dell’anno appena concluso da un punto di vista di ripresa alle attività. Per questo dobbiamo cercare di farci forza, di tenere duro, di rimboccarci le maniche per quando potremo davvero ripartire. Sfruttiamo questo tempo che ci sembra così infinito per formarci e per formare, studiamo. E soprattutto rimaniamo pronti per quando sarà, perché dovremo farlo con tutta la nostra imparagonabile energia” conclude Bernardini.