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Un Cavallino rampante che torna a galoppare

La sconfitta del San Donato riduce lo svantaggio a 8 punti. Sussi sta rigenerando giocatori che sembravano smarriti. Mercato: si cerca una punta

La giornata di campionato del girone E della serie D di ieri racconta la caduta della capolista San Donato Tavarnelle sconfitta in casa dal Poggibonsi al 94’. Prima battuta d’arresto dopo una cavalcata incontrastata, per ben 13 giornate consecutive.

L’Arezzo non molla e recupera tre punti riducendo lo svantaggio a 8 punti che, potenzialmente, con una giornata da recuperare potrebbero diventare 5. La squadra amaranto è un cantiere aperto, a differenza delle altre che sono davanti (Poggibonsi, Follonica Gavorrano e Lornano Badesse), ma la prestazione di ieri mostra che le basi gettate da Sussi sembrano chiare e solide. Dopo aver perso la via del cammino, nel mese di novembre culminato con l'esonero di Mariotti, la musica non sembrava essere cambiata. Le quattro sberle rimediate a Poggibonsi, con i tifosi che abbandonavano gli spalti, rappresentano la fotografia più bassa che si poteva immaginare.

La vittoria casalinga contro la Pianese ha ridato certezze, morale e speranze a tutto l’ambiente. La rete di Foggia, dopo nemmeno un minuto di gioco, ha spalancato le porte e facilitato la gestione della gara, ma questo non toglie i meriti di Sussi e dei calciatori. Una prestazione convincente con, tranne in un paio di occasioni, la squadra che è sempre stata padrona del campo, senza mai correre alcun rischio. La via della risalita è ancora lunga e il patto firmato nello spogliatoio, di non fare calcoli prima del recupero a Scandicci del 5 gennaio, è il miglior accordo che si potesse sottoscrivere in casa amaranto.

Tre partite da giocare e possibilmente vincere prima della sosta, da gennaio partirà la seconda fase della stagione dell’Arezzo. Sussi e Tromboni stanno ricostruendo una squadra che in estate era stata fatta a metà, mancando acquisti mirati in ogni reparto. A questi errori la società sta rimediando e Sussi ha il merito di dare indicazioni precise per giocatori fondamentali al suo credo calcistico.

Non era più ammesso sbagliare e per il momento, dopo due giornate e 28’ giocati, gli innesti sembrano funzionali. È stato ridisegnato il centrocampo con Marchi e Pizzutelli, è stata creata una diga a protezione della retroguardia che è stata ottimamente potenziata con l’arrivo di Frosali, in attesa di recuperare Biondi che non può essere quello visto fino ad oggi. Arrivati ma non ancora disponibili Zona e Giofrè saranno messi in sicurezza anche gli under mettendo maggiore qualità tecnica in campo. Manca ancora qualcosa soprattutto in avanti, la società è alla ricerca di una punta, con caratteristiche diverse da Foggia (rigenerato), che garantisca un apporto in termini realizzativi importanti per arrivare a maggio in posizione di lancio. 

Solo due risultati utili, niente di più, ed è bene navigare a vista dopo le delusioni patite a novembre. Il cantiere è sempre aperto e le incognite ce ne sono ancora, ma la partita di ieri ha fatto vedere che Sussi e i suoi stanno recuperando fiducia e sicurezza, in campo le idee del suo allenatore si stanno cominciando a vedere. Il Cavallino ha l’handicap di aver già sciupato tutti i jolly a disposizione, quindi non solo ammessi più errori, se vogliamo continuare a lottare fino a maggio.

La classifica della squadra amaranto parla chiaro: in casa siamo in testa, abbiamo conquistato 17 punti come il Follonica Gavorrano e il Poggibonsi, uno in più della capolista San Donato. Il problema serio l’Arezzo lo trova in trasferta, dove ha conquistato solamente 7 punti (2 vittorie 1 pareggio 3 sconfitte) occupando il decimo posto della classifica. L’Arezzo deve cambiare rotta in trasferta, aumentando la media punti, solo così potrà essere protagonista. Così facendo la prossima giornata sarà un ottimo banco di prova, andando a giocare contro il Cannara ieri vittorioso in trasferta sul campo del Foligno per 3-1.

Entro sabato potrebbe arrivare anche il rinforzo in attacco, ma senza pensare a questo l’Arezzo deve continuare a seguire il suo allenatore e il suo credo: cuore grinta e carattere. Solo così la scalata per raggiungere la vetta può essere completata.