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Un interprete in ospedale per i sordi

Il servizio è stato attivato nei giorni scorsi in via sperimentale nella Asl aretina. L'obiettivo è di allargarlo a tutta l'area vasta

Enrico Desideri, direttore generale Asl sud est

Un interprete per i sordi che accedono in ospedale. 

Il servizio, attivo in via sperimentale per un anno nel territorio della Asl aretina, sarà allargato a tutta l'area vasta. La novità, che ha preso il via in questo mese, è stata presentata stamani da Massimo Mandò, responsabile Emergenza Urgenza, dal direttore generale Enrico Desideri e da Patrizio Sisti, presidente provinciale dell''Ente nazionale sordi. 

"Due motivi rendono importante questa giornata - ha spiegato Desideri - Il primo è che diamo una risposta a quei pazienti che, come tutti gli altri, hanno diritto ad avere informazioni chiare sulla loro salute, sia in una situazione di emergenza che nella vita quotidiana. Il secondo è che dimostriamo di porre attenzione a qualsiasi persona, non per la sua importanza sociale o economica".

Il servizio di interpretariato per i cittadini sordi fornirà loro tutte le indicazioni nel momento in cui si interfacciano con le strutture sanitarie, dall'emergenza alle visite mediche.

"Siamo contenti di questo risultato - ha spiegato Patrizio Sisti - perché è una tessera ulteriore ad un cammino già intrapreso con la Asl aretina. E' stato infatti già attivato un servizio di sms Allert per chiamare il 118 e abbiamo seguito i corsi specialistici".