Attualità

Una installazione artistica contro la violenza

Inaugurata in piazza della Badia l'opera di Anna Izzo. Rimane esposta fino a marzo del 2023 per sensibilizzare sul tema degli abusi sulle donne

Inaugurata ieri in Piazza della Badìa, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, l’installazione artistica La violenza non è amore di Anna Izzo, pittrice e scultrice poliedrica tarantina oggi attiva tra Siena e Roma, dalla straordinaria carriera internazionale.

L’opera che rimarrà esposta fino al prossimo 1 marzo 2023 è un messaggio e simbolo chiaro che la Izzo, da sempre attenta al tema della rappresentazione della sensibilità femminile in tutte le sue sfaccettature, vuole condividere con la città di Arezzo in prima linea contro la violenza sulle donne con diverse progetti e iniziative.

I dipinti-sculture di Anna Izzo principalmente composti di ferro, bronzo e resina sono stati esposti in prestigiosi contesti e premi d’arte contemporanea a Venezia, Milano, Capri, Hollywood, Washington, Miami, New York, Budapest, Firenze e Montecarlo, con grandissimo apprezzamento da parte del pubblico, ma anche di artisti come Arman, Mimmo Rotella, Daniel Spoerri, e numerosi critici, tra i quali si annoverano Costanzo Costantini, Vito Apuleio, Milena Milani, Linda De Sanctis, Ludovico Pratesi e Vittorio Sgarbi.

Per unire la propria voce a quella delle tantissime donne (e uomini) che oggi si ribellano alla violenza di genere in tutto il mondo e in ogni cultura, Anna ha scelto la scultura monumentale. Installazioni polimateriche di grandi dimensioni al centro di frequentate piazze cittadine che prorompono in modo forte nella vita delle persone. Il tema della prigione, già utilizzato anche in un’altra scultura monumentale La violenza è una gabbia (permanente e installata a Capri, 2020) che esprimeva vicinanza ai temi e alle rappresentazioni del Me Too –il movimento contro la violenza di genere simboleggiato dalle scarpe rosse– torna anche ne La violenza non è amore. In essa è racchiuso un cuore ‘vero’, simbolo della vita e dell’amore ma anche del sacrificio estremo, che interroga tutti su cosa davvero significhi ‘amare’.

“L'allestimento dell'opera rientra nel programma di eventi ed incontri che l'assessorato alle pari opportunità del Comune di Arezzo ha organizzato in occasione della ricorrenza della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne istituita nel 1999 dall'Assemblea generale dell'ONU, in collaborazione con Fondazione Guido d'Arezzo e con l'associazione Pronto Donna. “Si tratta di un'opera fortemente evocativa e di grande impatto visivo ed emotivo, di fronte alla quale è difficile rimanere indifferenti – ha dichiarato l'assessore Giovanna Carlettini-. E' fondamentale una comunicazione costante e continua della condanna ad ogni forma di violenza contro le donne per arrivare a sconfiggere un fenomeno che purtroppo ancora non accenna a diminuire, e il messaggio potente dell'arte rappresenta un prezioso alleato nella necessaria opera di educazione e sensibilizzazione”.