Il vicesindaco di Arezzo, Lucia Tanti, ha preso parte questa mattina all’inaugurazione della nuova sala del Museo Archeologico di Firenze dedicata alla Chimera, uno dei simboli più straordinari della civiltà etrusca e della storia toscana. “Aver partecipato a questo evento significa riconoscere il valore di un capolavoro assoluto che appartiene all’identità della Toscana e dell’Italia - ha dichiarato il vicesindaco. - Allo stesso tempo, non possiamo dimenticare che la Chimera è profondamente legata alla nostra città. Per noi la Chimera non è solo un reperto archeologico: è un simbolo, un tratto identitario, un ponte tra la nostra storia e la nostra comunità. Di questo ha reso testimonianza il successo eccezionale ottenuto dal bronzo etrusco esposto in occasione della grande mostra internazionale dedicata a Giorgio Vasari, che ha dimostrato quanto la presenza del bronzo ad Arezzo sia capace di generare interesse, cultura, turismo e orgoglio civico”. Il vicesindaco ha quindi rilanciato un auspicio già più volte condiviso dal sindaco Alessandro Ghinelli. “Proprio perché esiste un legame così forte tra Arezzo e la Chimera, sarebbe auspicabile in futuro un suo ritorno periodico nella città che l’ha vista riemergere dal passato. Una presenza ciclica, organizzata e continuativa nel tempo, che permetta ai cittadini e ai visitatori di ritrovare questo simbolo nella sua terra d’origine, pur nel pieno rispetto del ruolo prestigioso che Firenze ha sempre garantito nella conservazione e valorizzazione dell’opera. Mi auguro che la Chimera possa continuare a raccontare la sua storia non solo a Firenze, ma anche ad Arezzo, con quella periodicità che renderebbe pieno, vivo e condiviso il significato della sua identità”.