Attualità

Un'ordinanza per tutelare chi è affetto da favismo

Emessa dal Comune su proposta della Asl. Cartelli obbligatori per gli esercizi commerciali, eliminazione delle colture attorno a via Catastini

La proposta è partita dal dipartimento della prevenzione della Asl Toscana Sud Est e così il servizio ambiente del Comune di Arezzo ha emesso un’apposita ordinanza per la tutela dei soggetti affetti da favismo, una particolare alterazione che nei cittadini predisposti può determinare sintomatologie anche gravi.

“Colpevoli” sono sostanzialmente pollini, fiori, piante e baccelli di fave e piselli, sia che vengano ingeriti dal soggetto sia a seguito della semplice percezione dell’odore o inalazione del polline.

Per prevenire tali rischi, è dunque previsto che i titolari delle attività commerciali esercitate, sia in sede fissa che su aree pubbliche o private, diano pubblicità della vendita eventuale di fave fresche apponendo cartelli di avviso ben visibili. Gli stessi titolari sono soggetti al divieto della vendita sfusa, potendo ovviamente esercitarla preconfezionando le fave in contenitori chiusi o in sacchetti sigillati.

Sono infine previste l’eliminazione delle colture presenti e il divieto di nuove coltivazioni in un raggio di 300 metri attorno a via Catastini.