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Vaccinazioni di massa, si spinge sull'acceleratore

Il governatore Giani è determinato, vuol partire a febbraio. Ma la disponibilità impone già ritardi come comunicato dal viceministro Sileri

Eugenio Giani vuole il "Vaccine day" per la Toscana e la Asl è già al lavoro per organizzare la location. Nonostante la Pfizer non garantisca le dosi promesse, l'arrivo di quello di AstraZeneca potrebbe però cambiare le cose. Anche se il viceministro Sileri, ieri, ha dato indicazioni precise sul ritardo: 4 settimane per la somministrazione agli over 80, 6-8 al resto della popolazione.

Ma anche il Governatore ha un piano ben dettagliato in mente: vuole che almeno un giorno al mese, meglio se un intero weekend, in tutta la regione venga somministrato il siero.

Pertanto la Asl è già al lavoro per trovare gli spazi e il personale adeguato. Nei giorni scorsi è stato predisposto un bando per reclutare medici ed infermieri che verranno impiegati a chiamata e il direttore generale D'Urso sta facendo una serie di incontri istituzionale per organizzare le vaccinazioni di massa.

Una delle strutture potrebbe essere il Centro Affari, dove verrebbero allestiti due padiglioni con almeno 10 linee per ciascun ambiente. D'Urso assicura che in tutte le sedi Asl della provincia, dove vengono eseguite le attività di prelievo, verranno allestiti appositi spazi dove poter vaccinare.

Se per quanto riguarda la logistica siamo a buon punto, adesso bisogna vedere l'effettiva quantità consegnata. A tal proposito il siero di AstraAzeneca dovrebbe essere approvato entro giovedì prossimo. Non resta che attender.