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Vaccino anche ai senzatetto, nessuno resta ultimo

Asl, Diocesi, Caritas e Misericordia hanno voluto il camper in piazza Giotto per metterlo a disposizione dei più bisognosi. Adesioni da subito

Il vaccino anti Covid è un diritto, per tutti. Compresi i cosiddetti "invisibili", anche se l'arcivescovo Riccardo Fontana non ci sta ad utilizzare questo termine. "Sono persone che vivono problematiche più difficili e maggiore disagio. Per questo è necessario avvicinarsi a loro, coinvolgerli nella campagna di immunizzazione, per proteggerli e sostenerli. E' necessario vaccinarsi, lo dicono anche i bassissimi numeri dei ricoveri in ospedale e la ripartenza di tutte le attività".

"In questo sta anche il vero significato della carità, del rispetto per il prossimo, il rispetto per l'essere umano. Dello stare vicino agli altri" ha fatto subito eco Don Giuliano Francioli, direttore della Caritas.

Questa mattina, infatti, il camper vaccinale della Asl e della Misericordia è tornato in piazza Giotto, proprio davanti alla chiesa che da anni garantisce la mensa, a disposizione dei più bisognosi e dei senzatetto. E alcune persone si sono fatte avanti subito per ricevere la somministrazione. Qualcuno anzi si è pure presentato in anticipo ed ha atteso tutte le operazioni di montaggio relative al mezzo mobile.

Oltre a Monsignor Fontana e don Giuliano Francioli, c'erano anche il direttore generale della Asl Tse Antonio D'Urso e il presidente della Misericordia Pier Luigi Rossi. Entrambi hanno sottolineato l'importanza del camper per le vaccinazioni nei termini di una copertura sempre maggiore della popolazione e sempre più capillare. E' il vaccino che continua ad andare direttamente dai cittadini. Fuori dalle scuole, all'esterno delle aziende, agli eventi e alle manifestazioni, viaggiando in lungo e in largo per tutto il capoluogo e per l'intera provincia e registrando un numero crescente di adesioni.

Inoltre, il mezzo è anche uno strumento per informare correttamente i cittadini. E lo stesso lavoro di informazione e sensibilizzazione è stato fatto anche dalla Caritas nei confronti dei propri utenti ma anche dei suoi operatori.