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Vendita cancelleria nei supermarket, Ascom dice no

Confcommercio grida allo scandalo, dopo la decisione della Regione che autorizza le grandi catene. Concorrenza sleale e "un attentato" alla salute.

“È inammissibile la decisione della Regione Toscana di autorizzare la vendita di materiale di cancelleria, giocattoli, fiori e piante all’interno dei supermercati. E cartolibrerie, fioristi e giocattolai? Sono forse imprese figlie di un dio minore?”.  Questa la protesta il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni.

Il dirigente regionale dell'Associazione evidenzia come in un momento drammatico quale quello attuale è incomprensibile che sia vietato ad alcuni esercenti di poter proseguire la propria attività commerciale, salvo riorganizzarsi con consegne a domicilio mentre non ci sono limiti di sorta per altre realtà.

"Vergognoso privilegiare solo alcune categorie di commercianti. Per noi  vale la regola del o tutte o nessuna! La concorrenza sul mercato dovrebbe sempre giocarsi sul piano della lealtà, ma è soprattutto in momenti come questi – di difficoltà enorme – che certe sperequazioni diventano insopportabili” - tuona Marinoni.

Alcuni negozianti si sono attrezzati per garantire consegne a domicilio, con margini di guadagno risibili se non nulli. L'obiettivo primario che li ha guidati in questa scelta è stato quello di offrire un servizio ai propri clienti più che quello di riorganizzare la propria attività verso una nuova modalità di business.

Oltre l'aspetto economico entra in gioco anche quello sanitario. “vogliamo aumentare le file di persone fuori e dentro i supermercati? Non sarebbe forse più comodo e salutare per tutti distribuire i clienti fra più tipologie di negozi? Troviamo davvero strano e incoerente che l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo prima inviti i cittadini a privilegiare i negozi di vicinato e poi li obblighi ad andare nei supermercati se vogliono approvvigionarsi di cancelleria, giochi o fiori…” - conclude il direttore.