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Venerdì Santo "in anticipo" causa pandemia

Liturgia alle 18, processioni tutte annullate. In Cattedrale tra distanziamento, mascherina e ingressi contingentati

Venerdì Santo condizionato come tutta la Pasqua dalla pandemia e dalle restrizioni anti Covid. Infatti, la Liturgia oggi è stata anticipata alle 18. Come ha detto l'Arcivescovo Riccardo Fontana, presentando il calendario delle celebrazioni, per consentire ai fedeli di rientrare con ampio margine a casa entro le 22, quando scatta il coprifuoco, e per far almeno entrare la funzione nella notte. Come al bando le Via Crucis, perciò in tutto il territorio non si può svolgere nessuna Processione, che caratterizza da sempre le nostre tradizioni.

Distanziamento, mascherine, accessi contingentati in Cattedrale come nelle altre chiese cittadine e della provincia. Massimo trecento gli aretini che possono presenziare ad ogni appuntamento in Duomo, una cinquantina di persone per la veglia del Venerdì Santo.

Quindi, seconda Pasqua con il virus, non in lockdown, ma in zona rossa. Perlomeno stavolta è consentita la presenza dei fedeli, mentre lo scorso anno le Messe sono state trasmesse in diretta tv o social.

Monsignor Fontana ha auspicato più volte che questa Pasqua possa essere un momento di ripartenza per una nuova dimensione sociale, fondata maggiormente sulla partecipazione dei cittadini. Il Covid in fondo ci sta insegnando anche il valore fondamentale della comunità e della condivisione.