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Viale Michelangelo, flagello sosta selvaggia

La strada del centro cittadino è spesso costellata da lavori. Tante anche le chiusure delle attività e la continua alternanza di negozi

Viale Michelangelo. Un nome altisonante che denota in pieno l'importanza di questa strada per il centro cittadino. Ma non è tutto oro quel che luccica, anzi. Tutt'altro. Si tratta, infatti, di un'arteria fondamentale, conduce alla Stazione Ferroviaria, costeggia il parcheggio Eden, unisce zone e quartieri importanti, ma le pecche sono moltissime.

Nonostante, come detto, scorra lungo uno dei principali parcheggi cittadini la sosta selvaggia è uno dei problemi principali della strada. La maggior parte degli aretini, invece che fare il giro e poi attraversare per andare nei negozi di viale Michelangelo, parcheggia le auto, ma anche i motorini, sopra al marciapiede. Occupando in parte il transito pedonale, e anche parte della carreggiata.

Una situazione estremamente pericolosa e che ormai va avanti da anni, a qualsiasi ora, giorno e notte. Pericolosa sia per i mezzi che percorrono viale Michelangelo, ma soprattutto per chi ci cammina a piedi, sul marciapiede. Non è raro che vengano invase addirittura le strisce pedonali, da macchina lasciate in sosta. E le quattro frecce non possono certo essere una giustificazione.

Anche le attività commerciali della zona non vivono da tempo un bel momento. Frequente il cambio di marchi e tipologia di negozi nei fondi, alcuni dei quali sono rimasti sfitti, complice pure la crisi da pandemia. E i commercianti devono fare i conti costantemente con i veicoli lasciati sul marciapiede, ad ingombrare l'ingresso dei negozi. Oltre che con frequenti lavori di scavo (su questi poco si può) che hanno ridotto il marciapiede (la metafora è volutamente forte) in un campo minato (su questo forse qualcosa invece si può).